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VIDEO – Il laboratorio del colore di Aitiva

Olga Bottaro - Aitiva

 Aitiva – Olga Bottaro, presidente onorario Aitiva 

“A Genova un laboratorio del colore”

VIDEO – L’innovazione Progress Profiles per i pavimenti sopraelevati

Dennis Bordin, Progress Profiles

Progress Profiles – Dennis Bordin, presidente

“Innovativi supporti per pavimenti sopraelevati”

VIDEO – Il nuovo impermeabilizzante liquido di Winkler

Paolo Ghezzi, Winkler

Winkler – Paolo Ghezzi, direttore commerciale

 “Rivoluzionario sistema impermeabilizzante liquido”

VIDEO – Le nuove soluzioni a secco di Vanoncini

Mirko Berizzi, Vanoncini

Vanoncini  Mirko Berizzi, direttore tecnico

“Pacchetti e soluzioni nuove a secco”

VIDEO – Il Cool Roof di Polyglass

Alessandro Raggio, Polyglass

Polyglass Alessandro Raggio, direttore vendite

“Cool Roof insieme all’Università di Venezia”

VIDEO – L’innovativo sistema di rivestimento in laterizio di SanMarco Terreal

Davide Desiderio, SanMarco Terreal

SanMarco Terreal – Davide Desiderio, responsabile comunicazione 

“Innovativo sistema di rivestimento in laterizio”

Mazzonetto: perché la nuova pelle è metallica

Mazzonetto

Mazzonetto

L’azienda padovana lancia The Skin, progetto che trasforma la protezione metallica dell’edificio in un sistema. Perché il mercato chiede sempre più una gamma completa, dal tetto fino agli accessori per lattoneria e per le coperture

Da oltre trent’anni, l’azienda del Padovano è un’eccellenza della lattoneria nazionale e continentale, grazie a una vastità di gamma, nei prodotti e nei servizi, capace di rispondere a ogni necessità degli operatori del settore. L’unicità dell’azienda sta proprio nella sua ambiziosa capacità di garantire sempre quantità e qualità, donando una seconda pelle metallica a ogni edificio. Si scrive Mazzonetto e si legge «tutto per il tetto», ma non perché fa semplicemente rima. Già, perché l’azienda di Loreggia (Padova) è un punto di riferimento italiano ed europeo nel mercato dei metalli per la lattoneria e le coperture, e come slogan, non a caso, ha «tutto quando piove». Licia Mazzonetto, credit manager della società, racconta a Lattoneria come sta cambiando il settore, dagli occhi di una realtà che ha fatto della ricerca, dell’innovazione e della formazione i tre ingredienti principali della sua ricetta per il successo. E tra innumerevoli prodotti, importanti investimenti e rosee previsioni per questo 2017, spunta anche un nuovo look.

Mazzonetto
Mazzonetto

Domanda. «Tutto quando piove» è il vostro claim aziendale. Questo «tutto« sta per…?
Risposta.
La nostra società è nata nel segno della lattoneria: prima, con la distribuzione del nastro per la produzione di grondaie e, poi, con la produzione (attiva già nel 1985) del tubo in rame elettrosaldato. «Tutto quando piove» raccoglie l’ambizione di essere la risposta, sia nei prodotti che nei servizi, nel settore della lattoneria. L’unicità della nostra azienda, anche rispetto ai competitor europei, è quella di andare sempre più verso la gamma completa, dal tetto agli accessori per lattoneria e copertura, in tutti i metalli richiesti dal settore. E oggi questo «tutto» si sta trasformando con un nuovo progetto: The Skin (la pelle). Dove «tutto» si trasforma nella protezione metallica dell’edificio, completata dal defluvio delle acque pluviali: un’idea più matura che aderisce meglio agli obiettivi nuovi che l’azienda si è data.

D. Siete un punto di riferimento, nazionale ed europeo, nel mercato dei metalli per la lattoneria: come siete riusciti a guadagnare questa posizione?
R. La nostra società si è fatta strada proponendo prodotti sempre innovativi, cercando di raggiungere la perfezione qualitativa nelle produzioni interne e offrendo ampia gamma di ogni prodotto, sia nei diversi metalli che nelle dimensioni richieste. A fianco del tubo che ha rappresentato Mazzonetto in Europa per molti anni, si afferma sempre di più il gomito elettrosaldato. Inoltre, soprattutto dall’estero, aumenta la domanda per le linee a marchio come Vestis e Mavis.

D. Quanto è cambiato, e sta cambiando, il settore e qual è l’andamento del mercato, interno ed estero?
R.
Negli ultimi anni i mercati europei soffrono tendenzialmente per la riduzione della domanda nel settore dell’edilizia, ma allo stesso tempo la richiesta di finiture nuove è in continuo aumento. La nostra società cerca di riadattare la sua produzione e gestione a queste nuove sfide, non inseguendo i competitor ma imponendo per prima novità in termini di colori, prodotti finiti e superfici. Infatti, un settore che per qualche decennio non ha visto l’ingresso di novità, si trova oggi a confrontarsi con il desiderio estetico dell’architetto e di un committente sempre più preparato.

Mazzonetto
Mazzonetto

D. Quali sono i prodotti che trattate e che distribuite?
R. Oggi Mazzonetto fornisce laminati, tubi e accessori per lattoneria in rame, acciaio preverniciato, zinco titanio e alluminio. Abbiamo creato delle linee specifiche con caratteristiche di resistenza superiori rispetto ai prodotti che abitualmente sono distribuiti. Stiamo sviluppando anche l’ambito delle coperture con laminati adatti all’aggraffatura e tutti gli accessori necessari per realizzare un tetto in metallo a regola d’arte.

D. E quali i servizi che offrite al progettista-installatore?
R. Mazzonetto è a disposizione di progettisti e installatori per chiarimenti e approfondimenti sulle proprie linee di prodotto, fornendo un servizio completo e puntuale. Attraverso il supporto dell’ufficio tecnico interno Atr (Area Tecnica Rivestimenti) e avvalendosi di una propria rete di informatori tecnici, agenti e installatori qualificati, offriamo un servizio di professionalità tecnica e applicativa di alto livello.

D. Quali le problematiche più comuni e quali le soluzioni che offrite?
R. Conoscere le caratteristiche di ciascun metallo, capirne i limiti e le possibilità espressive, sono le domande che stanno alla base del quotidiano confronto con i progettisti: la conoscenza acquisita ci permette di supportare il progettista e l’installatore dalla fase progettuale a quella realizzativa.

Mazzonetto
Mazzonetto

D. Gli investimenti in ricerca e formazione sono pilastri e segreto del successo della vostra realtà: entriamo nel merito…
R.
La ricerca è sempre stata nel Dna dell’azienda, perché l’obiettivo è quello di poter proporre ogni anno qualcosa di nuovo ai nostri clienti. Le linee guida della ricerca sono la resistenza dei prodotti, la facilità nell’installazione e un’estetica che li distingua. Il percorso privilegiato con alcuni fornitori ci ha permesso di individuare l’elemento innovativo per la materia prima, che è poi accompagnato dalla ricerca del prodotto finito interna. Invece, la formazione è diventata cardine negli ultimi anni: da quando abbiamo avviato la scuola per gli installatori siamo cresciuti grazie al confronto con lattonieri e coperturisti e cerchiamo di trasferire anche a loro tutto il bagaglio acquisito. Formazione significa entrare nelle dinamiche tecniche, sia teoriche che pratiche.

D. Quali sono le previsioni sul 2017? R. Il 2017 è per noi un anno di trasformazione, in cui definire quegli investimenti che ci permetteranno di completare la nostra nuova identità, per poter sviluppare con sempre maggior decisione i rapporti con i mercati esteri sul fronte della lattoneria, ed entrare con sempre più specificità nel settore delle coperture sul territorio italiano.

D. Last but not least, quali sono le novità Mazzonetto in rampa di lancio?
R. Stiamo lavorando a prodotti finiti per la copertura e accessori correlati. Inoltre, stiamo perfezionando le nostre linee di lattoneria. Il tutto accompagnato da un nuovo logo e da una nuova immagine innovativa ed elegante.

Mazzonetto
Mazzonetto

(Fabio Franchini)

VIDEO – Polar 033, il nuovo isolante da materiale rigenerato di Poron

Paolo Cerù, Gruppo Poron
Paolo Cerù, presidente del Gruppo Poron

Gruppo Poron – Paolo Cerù, direttore commerciale  

“Polar 033, il nuovo isolante da materiale rigenerato”

VIDEO – 3M, attrezzature solo per veri decoratori

Alberto Manuele, 3M

 3M  Alberto Manuele, amministratore delegato 3M

 “Attrezzature solo per veri decoratori”

VIDEO – Le 187 sfumature di bianco Oikos

Claudio Balestri, presidente Oikos
Claudio Balestri, presidente Oikos

Oikos – Claudio Balestri, presidente 

 “187 sfumature di bianco”

Una certificazione per chi riqualifica. E se fosse dell’Enea?

Federico Testa, presidente Enea
Federico Testa, presidente Enea

Gli ecobonus hanno contribuito a creare 50mila nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni, con oltre 2,5 milioni di interventi per rendente più efficienti le abitazioni, con un investimento complessivo di 28 miliardi. I dati sono dell’Enea (Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Secondo quanto affermato dal presidente dell’Enea e docente di Economia a Padova, Federico Testa, gli ecobonus si sono trasformati anche in un vantaggio per l’ambiente, con un taglio di 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica. In un’intervista all’inserto Affari & Finanza di Repubblica, Testa ha fatto il punto sull’efficientamento che deve essere al centro dell’attività edile: «L’efficienza energetica potrebbe essere la grande occasione per il rilancio dell’edilizia, uno dei settori più colpiti dalla crisi, a patto di introdurre regole intelligenti, incentivi corretti e non ripetere gli errori del passato», ha affermato. un problema c’è, però, ed è la dimensione delle aziende che lavorano nel settore: troppo nane. Un volume troppo ristretto di attività, infatti, è il fattore che impedisce le economie di scala necessarie. Non solo: un altro punto fondamentale è quello della certificazione. «Se una Esco propone un intervento di riqualificazione energetica, sarebbe importante affidarsi a un ente terzo che ne certifichi la validità perché conosce le tecnologie e può certificare che il prezzo offerto sia corretto», aggiunge Testa. «Sarebbe una garanzia anche per la banca che deve finanziare l’intervento, la quale a sua volta non è detto che abbia le competenze per valutare al meglio il dossier». Resta da specificare quale possa essere l’ente preposto a questo impervio compito (contando che in Italia gli edifici interessati sono circa 1 milione e mezzo). Che sia una autocandidatura della stessa Enea?

Federico Testa, presidente Enea
Federico Testa, presidente Enea

VIDEO – Laterlite e Gras Calce, il nuovo punto di riferimento per la distribuzione edile

Laterlite e Gras Calce

Laterlite, Gras Calce –  Giandomenico Giovannini, Amministratore Delegato Laterlite e Giuseppe Cereda, AD Gras Calce

“Un nuovo punto di riferimento per la distribuzione edile”

VIDEO – Proind e Xypex per il calcestruzzo impermeabile

Massimiliano Settili - Proind

Proind  Massimiliano Settili, responsabile relazioni internazionali Proind

 “Insieme a Xypex per un calcestruzzo impermeabile”

Eurostat: produzione edilizia in Europa giù del 2,3%

Lo stallo dell’edilizia è questione continentale, non solo italiana. Infatti, secondo il rapporto Eurostat, il 2017 è partito con il freno a mano tirato: a gennaio, la produzione nel settore delle costruzioni è calata del 2,3%. Confermati dunque in negativo i segnali di rallentamento registrati alla fine dello scorso anno, chiusosi con un decremento del 0,6% per il mese di dicembre. Una difficoltà causata soprattutto dalla sensibile flessione dell’edilizia civile, che crolla del 7,7%.

Su base annua, la produzione edile dell’Eurozona è diminuita del 6,2% (e del 3,3% se si prende in considerazione l’Unione Europea allargata). Tra gli stati membri per cui i dati sono disponibili – per l’Italia sono confidenziali -, le diminuzioni maggiori si sono viste in Slovenia (-12,3%), Belgio (-4,6%), Spagna 8-3,8%) e Francia (-3,5%), mentre gli aumenti più significativi in Romania (+5,1%), Ungheria (+4,6%) e Slovacchia (+3,3%).

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Marche, rinasce la scuola distrutta dal terremoto

Marche, rinasce la scuola di Caldarola distrutta dal terremoto

L’Università Iuav di Venezia ha consegnato il progetto per la scuola di Caldarola, uno dei comuni delle Marche coinvolti nell’ultimo terremoto. La nuova scuola, che dovrebbe essere inaugurata in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, è stata commissionata dal Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 Vasco Errani, nell’ambito dell’iniziativa Sisma 2016 – Le Scuole, e verrà costruita nel centro storico al posto di quella distrutta dal terremoto.

Progettata in poco meno di un mese, essa rientra nel programma di aiuto che alcune Università italiane sono state chiamate a mettere in atto a favore dei Comuni colpiti dal terremoto. Il progetto, coordinato dalla prof.ssa Fernanda De Maio, ha visto il concorso di diverse competenze presenti in Iuav: dalla progettazione architettonica, al calcolo strutturale, dal progetto impiantistico al calcolo estimativo. Con questo intervento Iuav riprende una attività che l’ha visto, nel passato,  partecipare alle opere di ricostruzione di Vajont e Friuli, coniugando impegno culturale e sociale.

«Che una Università partecipi allo sforzo di ricostruzione dopo eventi drammatici come quelli accaduti nelle Marche o nel Lazio, credo faccia parte della sua missione – ha commentato il rettore Alberto Ferlenga –. In questo caso, Iuav ha messo in gioco le proprie competenze nell’ambito architettonico e la propria tradizione di intervento in eventi di questo tipo (Vajont, Friuli) dimostrando efficienza progettuale e capacità di produrre qualità».

Marche, rinasce la scuola di Caldarola distrutta dal terremoto
Marche, rinasce la scuola di Caldarola distrutta dal terremoto

La nuova scuola

La nuova scuola di Caldarola sorgerà nel Centro Storico del borgo marchigiano al posto di quella in via di demolizione, antica di quasi cento anni, lungo il Viale Umberto, a pochi passi dalla piazza rinascimentale in cui sorgono i principali monumenti affrescati dal noto pittore manierista Simone De Magistris (a cui è intitolata la scuola) e del castello Pallotta, di origine medievale.

La nuova scuola ha una superficie utile lorda di 1700 mq per un importo previsto di € 2.550.000,00. Si tratta di un piccolo complesso per la scuola dell’infanzia (3 sezioni) e primaria (5 classi).  È progettata con struttura in acciaio per la resistenza al sisma e materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo conforto termico ad energia quasi zero (classe A4) anche grazie all’uso della centrale a biomasse e all’impiego di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’aula magna.

Progettata a partire dalle indicazioni pervenute dall’amministrazione comunale e dalla dirigente scolastica, grazie a un costante dialogo intrattenuto fin dalle fasi iniziali sia dallo Iuav che dalla Struttura di Missione del Commissario Errani, l’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola pone grande attenzione al superamento delle disabilità motorie e visivo-uditive e tiene conto delle recenti linee guida del Miur per la buona scuola, al fine di farne un polo di aggregazione sociale.

La semplice volumetria come la disposizione su due piani richiama quella della scuola precedente, anche se l’articolazione interna prevede doppie altezze e lungo i fronti ampie pareti vetrate contribuiscono a costruire una maggiore varietà degli spazi di connessione e più profonde relazioni tra il paesaggio storico e il nuovo edificio scolastico. Responsabile del Progetto è la prof.ssa Fernanda De Maio coadiuvata dai proff. Salvatore Russo per le strutture, Massimiliano Scarpa per gli impianti e Sergio Copiello per la valutazione economica, affiancati da validi collaboratori.

Marche, rinasce la scuola di Caldarola distrutta dal terremoto
Marche, rinasce la scuola di Caldarola distrutta dal terremoto

Se il Bosco Verticale diventa il ponte con l’Oriente

“Sono felice che il Bosco Verticale possa essere un ponte tra Nanchino e Milano come riferimento per le politiche di miglioramento della qualità ambientale”, parola di Stefano Boeri, padre progettista delle due torri, sempre più simbolo della (nuova) Milano che cambia. Si è svolta al Politecnico di Milano, e dunque al Centro Direzionale meneghino, la visita di una delegazione cinese composta da: Guo Lajun, vice sindaco di Nanjing; Chen Hua, vice capo della Nanjing Academy of Governance; He Xiaoqing, vice direttore generale della Nanjing Bureau of Commerce; Cao Wentang, vice direttore generale della Nanjing Foreign Affairs Office; Zhang Huimin, vice sindaco  de Xuanwu District, Nanjing; Shen Dachun, capo della divisione Organization Department of Nanjing Cpc.

Milano, zona Garibaldi Porta Nuova
Bosco Verticale

Il concetto chieve dell’incontro è stata Forestazione Urbana. Il progetto Nanjing Vertical Forest, promosso dal Nanjing Yang Zi State-owned National Investment Group Co.ltd, è il secondo prototipo di un progetto sulla demineralizzazione e forestazione urbana che Stefano Boeri Architetti sta portando avanti in tutto il mondo e, in particolare, in altre città della Cina, tra cui Shijiazhuang, Liuzhou, Guizhou, Shanghai e Chongqing. L’interesse in Cina verso i progetti di Vertical Forest e Forest City è confermato anche dalla pubblicazione del libro «A Forest City», a cura di Stefano Boeri Architetti Cina che verrà pubblicato dalla Tongji University Press.

L’importanza dell’incontro  mette in luce una relazione sempre più stretta tra Nanchino e Milano, una comunione di intenti nell’ottica di costruire un futuro orientato alla biodiversità partendo dalle nuove generazioni e da una nuova cultura. Durante l’incontro, l’architetto Stefano Boeri, che ha progettato il pluripremiato Bosco Verticale, ha raccontato come la forestazione urbana e la tutela della biodiversità siano un elemento imprescindibile nello sviluppo delle metropoli, un cambio completo di paradigma nel rapporto tra boschi, foreste e città.

Un futuro, quello presentato oggi da Stefano Boeri, che prevede la creazione di spazi orizzontali che collegano i parchi e i boschi che già fanno respirare la città, garantendo la sopravvivenza delle specie animali che li popolano e incrementando il potenziale di contrasto ai cambiamenti climatici. La delegazione asiatica  ha concluso il tour con una visita guidata proprio al Bosco Verticale di Milano, dove lo stesso sindaco di Nanjing ha potuto vedere dal vivo il primo esempio al mondo di Vertical Forrest.

Bosco Verticale