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Pnrr vs nuovo Codice degli appalti: un paradosso che rallenta i lavori pubblici

Pnrr

Il Pnrr è un toccasana per il settore delle costruzioni. Ma bisogna anche aggiungere che cammina su una corsia preferenziale, anche se non mancano i ritardi. Il Piano di resilienza, però, non è l’unico motore per gli appalti. Che sono di fronte a un paradosso: il nuovo Codice degli appalti, che è stato presentato in pompa magna come un turbo capace di liberare da lacci e lacciuoli imprese e amministratori pubblici sembra essere in realtà un grande boomerang.

A un anno di distanza dalla presentazione del Codice da parte del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’Anac ha presentato il bilancio. Disastroso. In breve: invece di essere un incentivo, il Codice ha fatto crollare le gare per le opere pubbliche.

I numeri dell’Authority hanno considerato tutte le procedure oltre i 40 mila euro. Risultato: dal luglio 2022 al 30 giugno 2023 (cioè prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice), sono state perfezionate 291.151 procedure di appalto per 324,23 miliardi.

Invece, da luglio 2023 (quando sono entrate in vigore le nuove regole) al 30 giugno 2024 le procedure sono scese a 263.492 per 220,53 miliardi di euro.

In percentuale la caduta è del 32%. E coinvolge tutte le categorie, servizi, lavori e forniture. Non solo: se si misura per valore, la perdita è stata 49%, da 114,837 miliardi a 58,89 miliardi.

Secondo l’analisi dell’Anac, tutto il settore degli appalti ha sofferto le nuove regole cha avrebbero dovuto agevolarlo: -22% per le forniture e -24% per i servizi.

In tutto questo bisogna aggiungere la quota del monte degli appalti del Pnrr: il totale valeva tra luglio 2022 e fine giugno 2023 64 miliardi, 12 mesi dopo, si ridimensiona a 27 miliardi, cioè -58% perso in un anno.

La quota maggiore persa per valore è imputabile al settore dei lavori che hanno lasciato il 65% della ricchezza accumulata nell’anno precedente.

Per amore di verità bisogna anche aggiungere che la flessione è anche il frutto del boom che ha preceduto l’entrata in vigore delle nuove regole: imprese e amministratori hanno cercato di precedere l’entrata in vigore del nuovo Codice. Ma, anche questo dovrebbe far riflettere.

di Franco Saro

Il Primo Convegno Nazionale dei Lattonieri, la fiera Caseitaly Expo e il fotovoltaico sul nuovo numero di Lattoneria

Siamo arrivati alla vigilia di un nuovo capitolo: la lattoneria ha deciso di ripensarsi, di guardare al futuro, di fare i conti con le proprie aspirazioni, ma anche con la realtà della produzione, della formazione e dell’installazione.

Teatro di tutto questo è il Primo Convegno Nazionale dei Lattonieri, in programma venerdì 6 dicembre, a partire dalle ore 9.30, e, con cena di business la sera precedente, giovedì 5 dicembre, a partire dalle ore 19, a Villa Quaranta (VR). E i temi dell’evento, organizzato da Virginia Gambino Editore per Pile, sono pubblicati ora sul nuovo numero di Lattoneria, la rivista di riferimento della categoria.

Un settore che, tra l’altro, ha anche un altro appuntamento fieristico in vista: Caseitaly Expo, organizzato alla Fiera di Bergamo dal 12 al 14 febbraio del nuovo anno, che ormai è alle porte. L’appuntamento, che coinvolgerà tutto il mondo dell’involucro, ha già ottenuto numerose adesioni. E anche questo evento è trattato sulle pagine della rivista.

Il periodico sul nuovo numero pubblica anche un interessante approfondimento su uno dei trend che coinvolge i professionisti del metallo: l’applicazione dei pannelli fotovoltaici, croce e delizia per gli installatori, alle prese con norme, tecniche e misure di sicurezza non sempre usuali.

La rivista, inoltre, pubblica uno speciale dedicato a uno dei cavalli di battaglia del settore: il tetto aggraffato. Storie di imprese, materiali e soluzioni innovative sono al centro degli articoli dedicati a questa importante attività.

Non perdete il nuovo numero di Lattoneria!

 

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Lattoneria ottobre 2024

LATTONERIA N°35
IN COPERTINA
 
Caseitaly: obiettivi e programma dell’evento a Bergamo
Tetto aggraffato: novità, tecniche e nuovi materiali
Eventi: previsioni e formazione al primo Convegno dei Lattonieri
 
 

Lattoneria ottobre 2024 (Abbonati)

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Online il reportage fotografico e i video del XVII Convegno Nazionale YouTrade

XVII Convegno YouTrade
XVII Convegno YouTrade

Il punto sulla congiuntura, le previsioni per il 2025. E, ancora, il trend di aggregazione nel mondo della distribuzione edile, l’avvento di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, la gestione del passaggio generazionale, le strategie dei produttori, senza dimenticare l’esito dell’instant poll tra i 400 partecipanti al XVII Convegno Nazionale YouTrade: ora online sono disponibili il reportage fotografico e tutti i video dell’evento.

Consegna dei premi, cena di business, partecipanti, interventi, relatori: tutto il XVII Convegno Nazionale YouTrade, minuto per minuto, è ora accessibile sul sito youtradeweb.com.

Potete trovare il reportage fotografico, con i momenti clou dell’evento fissati in immagini.

Sono anche disponibili cronologicamente i video con gli interventi del convegno e le video interviste alle aziende sponsor.

Buona visione.

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Non perdere i prossimi appuntamenti di YouTrade

15-16 maggio 2025 – III Convegno YouTrade Sud
23-24 ottobre 2025 – XVIII Convegno Nazionale YouTrade

Anit, le iscrizioni per il Congresso Nazionale chiudono il 7 novembre

Villa Quaranta, sede scelta per il congresso di Anit

Il 21 e il 22 novembre 2024, presso Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescantina (Vr), si terrà il 6° Congresso nazionale Anit, evento che celebra il 40° anniversario dell’associazione. Il congresso è dedicato ai professionisti del settore, che potranno entrare in contatto diretto con lo staff Anit, i referenti delle 33 aziende associate e relatori di spicco.

Due giornate di lavori

L’evento si svolgerà in due giornate: la prima prevede sei sessioni moderate da esperti Anit, in cui i maggiori specialisti italiani affronteranno temi di efficienza energetica, acustica edilizia, sostenibilità, materiali isolanti, sicurezza al fuoco e Pnrr.

La seconda giornata ospiterà una tavola rotonda, moderata da Maurizio Melis, giornalista scientifico di Radio 24, con temi quali “Passato, presente e futuro per l’efficienza energetica e l’acustica edilizia” e le riflessioni sull’eredità del Bonus 110%, con esponenti del mondo delle imprese e delle costruzioni, oltre a una discussione sulle competenze richieste al progettista del 2030

La cena sociale

L’evento si concluderà con la cena sociale del 21 novembre, un’opportunità informale di networking e scambio di esperienze tra i partecipanti. Le iscrizioni chiudono alle ore 12.00 del 7 novembre 2024. Per ulteriori informazioni e per registrarsi, visitare il sito: https://bit.ly/congressoanit2024.

Convegno Anit

Città in legno: una rivoluzione verde nell’edilizia in Svezia

Città in legno in Svezia

Il legno è uno dei materiali su cui punta l’edilizia green. Adottato senza remore dai progettisti, specialmente nei Paesi del Nord, anche in Italia il legno conosce una sempre maggiore popolarità, soprattutto grazie all’utilizzo della tecnologia X-Lam, lamellare a strati incrociati.

E se il legno è diventato un materiale riscoperto dai progettisti, non solo per villette unifamiliari, è anche merito del suo impiego per edifici di grandi dimensioni, come avviene all’estero.

Alcuni esempi: Mjostarnet è una torre di 85 metri costruita in legno che si trova sulla riva del lago Mjosa, in Norvegia. Ospita appartamenti, un hotel e una piscina. Ascent è ancora più alta: è una struttura di 87 metri che si trova in Wisconsin, Stati Uniti.

Per non parlare della torre di 90 metri progettata a Toronto, mentre un’altra di 98 metri sarà tra poco realizzata a Berlino. Sono esempi di solidità ed efficienza del legno.

Eppure, il loro esempio potrebbe essere offuscato dalla costruzione di quella che diventerà la più grande città di legno del mondo: Stockholm Wood City.

Il progetto, che ha già mosso i primi passi, è localizzato a Sickla, un’isola a Sud-Est della capitale svedese. Per dare un’idea: la città di legno sorgerà su 250 mila metri quadrati e prevede un investimento da 1,4 miliardi di dollari.

Città in legno in Svezia

Atrium Ljungberg, la società immobiliare svedese che promuove la costruzione, prevede di avviare il cantiere l’anno prossimo, con termine dei lavori nel 2027. Saranno costruiti in legno lamellare 2 mila edifici residenziali e 7 mila uffici, ristoranti e negozi.

Il progetto, messo a punto da uno studio danese e da uno svedese, vuole offrire ai futuri abitanti della città la sensazione di abitare in una foresta, con un ambiente urbano immerso in uno spazio aperto, arioso ma denso, con l’estetica minimalista e funzionale del design scandinavo.

Gli architetti, durante la presentazione del progetto, hanno sottolineato l’utilizzo di elementi naturali nelle strutture, come tetti verdi per un migliore isolamento, e grandi finestre per far entrare la luce naturale.

Il risultato, da un punto di vista ambientale dovrebbe contribuire alla riduzione dell’impronta di carbonio del 40% rispetto alla costruzione in cemento e acciaio.

Un altro aspetto sottolineato dai progettisti è la leggerezza della struttura in legno, quindi con necessità di fondamenta più piccole.

Infine, il processo costruttivo è in gran parte off-site, cioè con l’utilizzo di elementi prefabbricati, che si traduce in una costruzione più rapida e meno inquinante.

Infine, il legno ingegnerizzato presenta una ottima resistenza al fuoco: una delle preoccupazioni maggiori per l’adozione di questo materiale.

di Paolo Caliari

Porte e portoni d’ingresso di design in coordinato con la facciata

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Decoral porta portone quercia selvatica

Hörmann propone Decoral, per porte e portoni di ingresso di design coordinati con le finiture di facciata.

Con effetto materico, la linea Decoral è disponibile in cinque decori ed è ora disponibile per uno dei portoni sezionali più apprezzati dell’azienda: il modello LPU 42 che abbina buone performance energetiche a tecnologie antieffrazione.

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Decoral porta portone Cemento

Superficie brevettata

La facciata è una sorta di biglietto da visita delle abitazioni, l’immagine che colpisce per prima chiunque arrivi davanti a casa e che, proprio per questo, assume un rilevante valore nella percezione estetica dell’intero contesto abitativo.

Per offrire la possibilità di rendere le facciate ancor più gradevoli e armoniose, soprattutto a quanti optino per spazi residenziali che mostrino la porta d’ingresso e quella per il garage in un unico panorama visivo, Hörmann propone finiture coordinate per entrambe le chiusure. E oggi presenta un’opportunità in più: il Decoral total look.

 

Si tratta di una soluzione distintiva: Decoral è una finitura dal potente effetto materico, trasferita sulla superficie della chiusura grazie a un processo di rivestimento brevettato. È disponibile in cinque decori: Cemento, Rusty Patina, Quercia Selvatica, Legno di Fienile e Legno di Fienile Grigio.

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Decoral porta portone Legno di Fienile

Sino a oggi presentata dall’azienda esclusivamente per la linea di portoncini ThermoSafe, questa superficie è ora proposta anche per uno dei portoni sezionali più apprezzati dell’azienda: il modello LPU 42.

Valorizzata da telai neri, nel caso delle porte d’ingresso, e da bordature sempre in toni black per quanto concerne i portoni, la nuova finitura aggiunge design e matericità alle residenze private.

Le opzioni

Accanto a un’estetica curata nei più piccoli particolari, ThermoSafe Decoral garantisce performance tecniche ai vertici di categoria, in termini non solo di isolamento termico (fino a 0,8 W/m²xK), ed è quindi in grado di soddisfare appieno i requisiti delle porte d’ingresso utilizzabili nelle case a basso consumo energetico, ma anche di antieffrazione in quanto è proposta, di serie, con equipaggiamento RC 3.

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Decoral porta portone Rusty Patina

Realizzato in acciaio coibentato a doppia parete, il portone sezionale da garage LPU 42 offre una buona prestazione termica e un elevato grado di sicurezza grazie al dispositivo antisollevamento di serie e all’equipaggiamento di protezione antieffrazione RC 2 (opzionale).

di Paolo Caliari

Con il piano cottura a idrogeno verde Bosch innova la cucina

Piano cottura a idrogeno

La tecnologia si accompagna sempre più spesso al green. E l’abbinata entra in casa. Così la crescente domanda di energia verde ha spinto Bosch a puntare sull’idrogeno.

La divisione per gli elettrodomestici del grande gruppo tedesco ha accettato la sfida con una proposta sorprendente: il primo progetto specifico con idrogeno verde, chiamato H100 Fife.

Piano cottura a idrogeno

Per ora l’esperimento è condotto in Scozia ed è gestito da Sgn, società locale di distribuzione del gas. Se l’esperimento avrà successo, potrà essere esteso in altre aree commerciali.

Il progetto prevede la fornitura di idrogeno verde per il riscaldamento e la cottura a circa 300 appartamenti in due cittadine, Buckhaven e Denbeath, sulla costa orientale della Scozia.

L’idrogeno è green perché prodotto grazie all’energia generata per l’intero processo da pale eoliche, quindi completamente sostenibile.

Il ruolo di Bosch consiste nel fornire piani cottura hi-tech alimentati a idrogeno. Il processo ha il vantaggio, grazie al gas utilizzato, di non produrre anidride carbonica.

Anche se il progetto è destinato ai due paesi in Scozia, un assaggio delle virtù tecnologiche del piano cottura è stato osservato anche in Italia, in occasione di EuroCucina a Rho Fiera Milano, dove Bosch ha presentato il piano cottura.

Tra le specifiche tecniche, per aumentare la sicurezza il piano dispone di manopole che si illuminano quando il relativo fornello è acceso, visto che la fiamma prodotta dall’idrogeno è totalmente trasparente.

Secondo l’azienda il piano pilota rappresenta un impegno concreto nella ricerca di fonti di energia alternative che abbiano un ridotto impatto o nullo sull’ambiente e vuole essere d’ispirazione a futuri progetti volti al miglioramento del benessere ambientale.

A differenza degli altri combustibili che hanno un forte impatto sull’ambiente l’idrogeno non provoca piogge acide, non riduce l’ozono e non genera emissioni pericolose.

Sempre Bosch ha da tempo introdotto la partnership con Amazon Alexa. Gli elettrodomestici della casa tedesca dotati di Home Connect si attivano anche con i comandi vocali diretti all’assistente digitale di Amazon, che trasmette le istruzioni direttamente alla lavastoviglie, alla lavatrice o all’asciugatrice.

Si può far partire la lavastoviglie o chiedere a che punto è il programma di lavaggio rimanendo sul divano.

di Stefano Lavori

La tradizionale tegola portoghese si rinnova con nuove forme e colori

Coppo Doc Superbo

Vardanega Isidoro ha ideato CoppoDoc, un’evoluzione della tegola portoghese, disponibile in diverse tonalità. Non teme precipitazioni anche intense e risulta di più facile posa.

Possagno (Treviso) è una cittadina famosa per due motivi: è stata la culla di Antonio Canova, celebrato scultore neoclassico, ed è essere la patria del laterizio di copertura, cioè tegole e coppi.

Una storica azienda di Possagno è Vardanega Isidoro, che da oltre 70 anni realizza coperture e rivestimenti per tetti, interpretandole alla luce delle innovazioni tecniche e tecnologiche per realizzazioni sempre più affidabili e durature.

La mission di Vardanega è quella di introdurre una costante innovazione a uno dei prodotti più tradizionali del mondo dell’edilizia, il coppo, attraverso lo studio di nuove forme geometriche e innovative colorazioni.

 

CoppoDoc, evoluzione della tegola portoghese

Da questa visione della evoluzione della tegola è nato CoppoDoc. Per crearlo, Vardanega è partita dalla tradizionale tegola portoghese, ma l’ha resa più grande e ancora più pratica.

Il CoppoDoc è un innovativo sistema di copertura che fonde le caratteristiche peculiari della tegola portoghese a una struttura che esalta la forma del coppo fornendo, allo stesso tempo, un ineguagliabile canale di sfogo per le acque meteoriche.

Un ulteriore plus che la caratterizza è la semplicità e velocità nella posa, per un risparmio di tempo per il posatore e una riduzione dei costi per il committente.

 

Disponibile in cinque colorazioni per assecondare gusti e necessità architettoniche, che vanno dalle colorazioni rosse tradizionali al nero, passando per colori sfumati e varianti antichizzate, CoppoDoc è una soluzione che unisce funzionalità a estetica e che assicura un risultato pregiato e durevole, tanto che è garantito per 30 anni.

Vardanega Isidoro

Vardanega Isidoro si è innovata anche a livello commerciale: negli ultimi anni ha ampliato la rete commerciale, che ora è presente capillarmente nel territorio nazionale con area manager e agenti con solide competenze professionali di settore.

L’azienda è in grado di supportare prontamente rivendite edili e clienti privati in tutte le richieste tecniche, estetiche o di disponibilità di materiale.

di Franco Saro

Poroton Bio Clima 40: murature senza cappotto termico esterno

Mattone 40, murature senza cappotto
Mattone 40, murature senza cappotto

Per murature senza cappotto termico Stabila presenta il nuovo prodotto della linea Clima: Poroton Bio P700 Clima 40 INC H19, l’ultimo tassello della gamma (per ora) indirizzato alla sostenibilità, dove costruire opere con la minore impronta ambientale che durino (inalterate) nel tempo è il vero must.

Queste sono queste le linee guida dell’azienda da oltre un quarto di secolo, dove gli elevati standard qualitativi e prestazionali sono il risultato di accurate scelte su materie e processi puntualmente controllati e certificati.

«La linea Poroton Bio è particolarmente all’avanguardia: tutti i prodotti presentano una geometria a setti sottili e fori più stretti tali da garantire all’aria incamerata di fermarsi e diventare un vero e proprio isolante “naturale”» afferma Michele Destro, ingegnere di Stabila.

«Blocchi di laterizio ad alte prestazioni energetiche garantiscono murature senza cappotti con valori di trasmittanza che sono condizione necessaria per ottenere edifici performanti in classe A4.

Dopo la grandine e la difficoltà a reperire gli isolanti, si è tornati al sistema per eccellenza, il monostrato. Dove l’elemento è di per sé “già” sistema costruttivo.

Murature finite di spessore inferiore a 50 centimetri, dove un’unica posa in opera e una lavorazione più agevole portano i costi finali a essere nettamente inferiori a sistemi concorrenti di pari prestazioni.

La linea Poroton Bio Clima permette poi di operare senza il coinvolgimento di altre imprese: un vantaggio che fa ottenere tempi di posa inferiori, minori difficoltà e problematiche in cantiere e un ridotto margine di errore.

Condizioni che in cantiere fanno la differenza a cui si “aggiunge” un numero inferiore di ponti termici materici che permettono una prestazione senza dubbio migliore, poiché non bisogna più operare per correggere», conclude Destro.

Il nuovo prodotto, Poroton Bio P700 Clima 40 INC H19, nato per completare l’intera gamma Clima, si pone come la risposta ideale di muratura di tamponamento con prestazioni sia energetiche sia sismiche (antiribaltamento), insomma un unico prodotto che non richiede “aiuti esterni”.

A completamento l’elevata resistenza al fuoco, il più alto requisito di Classe EI sul mercato.

di Alice Fugazza

Porte Filomuro Eclisse, invisibilità e design per ambienti minimalisti

Il design minimalista delle soluzioni Filomuro di Eclisse si adatta agli ambienti
Il design minimalista delle soluzioni Filomuro di Eclisse si adatta agli ambienti

Le porte filomuro Eclisse contribuiscono a integrare nicchie, stanze o cabine armadio con le pareti, senza alcuna interruzione: rendono meno visibili aperture e passaggi.

Quando si progetta uno spazio ogni elemento d’arredo va studiato affinché possa integrarsi armonicamente con l’ambiente circostante, contribuendo a definire il carattere dell’abitazione o dell’ufficio.

La costante ricerca di Eclisse verso soluzioni che coniugano estetica e funzionalità ha portato allo sviluppo di prodotti che permettono di creare una parete uniforme da pavimento a soffitto e comprende soluzioni per porte, cabine armadio, sportelli e battiscopa. Elementi di design innovativi che rivoluzionano il concetto di parete.

Le soluzioni filomuro di Eclisse interpretano il design minimalista, offrendo una vasta gamma di porte e complementi a filo con la parete che si mimetizzano con discrezione, senza alcuna interruzione, permettendo di ottenere una perfetta continuità con la superficie e rendere meno visibili aperture e passaggi.

Le soluzioni filomuro dell'azienda integrano nicchie, stanze o cabine armadio con le pareti, senza alcuna interruzione
Le soluzioni filomuro dell’azienda integrano nicchie, stanze o cabine armadio con le pareti, senza alcuna interruzione: rendono meno visibili apertire e passaggi

Porte filomuro invisibili

Nel caso di porte a tutta altezza che si elevano verticalmente occupando la parete intera, la sagoma slancia lo spazio, facendo passare una maggiore quantità di luce. Ma, una volta chiusa, la porta diventa un tutt’uno con la parete, mantenendo il suo aspetto estremamente minimale ed elegante.

Lo speciale rivestimento in primer consente ai diversi prodotti di mimetizzarsi nell’ambiente permettendo la pittura nelle tonalità desiderate o il rivestimento con la carta da parati.

L’attenzione e la cura di ogni dettaglio e particolare costruttivo che Eclisse ripone in ogni prodotto assicurano la perfetta adesione del materiale di finitura e l’omogeneità della pittura, scongiurando il rischio che questa si sfogli nel tempo.

Le soluzioni Eclisse per invisibilità ed estetica
Le soluzioni Eclisse per invisibilità ed estetica

Non solo perfetta integrazione, ma anche coerenza estetica: questi prodotti, infatti, si coordinano perfettamente anche in termini di materiali, colori e finiture, creando un ambiente armonioso e al tempo stesso personalizzato, adatto ad ogni stile e progetto.

La scelta del battiscopa completa il risultato e la totale armonia estetica. Nella versione filomuro l’assoluta planarità con la parete assicura, inoltre, la massima facilità di pulizia.

di Franco Saro

Porte e finestre in Italia: analisi di mercato di un settore in crescita

Analisi di mercato settore porte e finestre

Dopo un 2020 più complicato del previsto per il settore delle porte e delle finestre in Italia, con un calo del fatturato complessivo del 9,2%, il 2021 aveva mostrato segnali di forte recupero, con una crescita del 27,7%.

Il 2022 non solo ha consolidato questa crescita, ma l’ha ulteriormente sviluppata, con un ulteriore aumento del 15,9% del fatturato, che porta le prime 50 imprese del settore a far segnare +32,8% sul 2019, anno pre-pandemico.

L’analisi che presentiamo su queste pagine si focalizza sulle più importanti imprese del settore, quelle con oltre 10 milioni di euro di fatturato, per un giro d’affari complessivo di quasi 1,87 miliardi.

Un settore che presentiamo nei dati delle imprese più performanti in termini di dimensioni di mercato, ma che conta, al 30 giugno 2024 secondo i dati delle Camere di Commercio, 19.271 imprese, delle quali 13.061 relative alla fabbricazione di porte, finestre, telai e cancelli metallici (pari al 67,8% del totale), 5.535 di fabbricazione di porte e finestre in legno (28,7%), 448 di fabbricazione di porte, finestre e intelaiature in plastica per edilizia (2,3%) e 227 relative alla produzione di blindate e casseforti (1,2%).

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Come aprire la porta blindata di casa con un semplice tocco dall’app

Domo connexa Cisa

La soluzione Domo Connexa di CISA consente alla porta blindata di trasformarsi in un comodo accesso gestibile anche da remoto grazie a una app e alla serratura motorizzata di semplice installazione.

Porta blindata smart

Addio vecchia porta con serratura di ferro e chiavi lunghe un palmo. Anche gli accessi di casa si sono trasformati: più sicuri, eleganti e, inevitabilmente, connessi. Le soluzioni sono diverse. CISA, per esempio, ne offre una molteplicità, per consentire una gestione più personalizzata e comoda dell’ingresso alla propria abitazione.

CISA Domo Connexa è una soluzione smart per porte blindate. Questa serratura motorizzata trasforma la porta blindata in una smart door, controllabile da remoto tramite smartphone e integrabile con gli assistenti vocali e i sistemi di domotica per lo smart living.

Con CISA Domo Connexa si ha la garanzia di essere sempre connessi alla propria sicurezza: grazie al motore e all’intelligenza elettronica, la serratura può essere comodamente gestita da remoto e in tutta comodità da smartphone. Anche quando ci si trova lontani da casa.

La soluzione Domo Connexa per aprire tramite app
La soluzione Domo Connexa per aprire tramite app

Gestire la porta a distanza

Un pulsante consente di gestire la porta a distanza, senza chiave, attraverso più dispositivi connessi. Il chip contenuto al suo interno permette di aprire la porta in maniera contactless, sia dall’interno, standosene comodamente seduti sul divano, sia dall’esterno, a chilometri di distanza, con la connettività da remoto attraverso internet.

La tecnologia racchiusa nel CISA Button si trova sul pannello rivolto dentro casa e non è quindi visibile dall’esterno, garantendo discrezione e tranquillità.

Il design contemporaneo del CISA Button si integra con eleganza in qualsiasi ambiente e, grazie alle dimensioni ridotte, può essere posizionato ovunque tramite una semplicissima installazione.

Porta blindata Cisa Domo connexa per con apertura tramite app
Porta Cisa Domo connexa per con apertura tramite app

Funzionalità

Nuki app. L’applicazione per smartphone apre, chiude e verifica lo stato della porta, crea credenziali, imposta le logiche di funzionamento e molto altro ancora.

Nuki Keypad 2 ProApre con impronta digitale o codice, per un accesso immediato e sicuro senza necessità di dispositivi elettronici.

Nuki fobÈ il portachiavi con tecnologia Bluetooth facile da utilizzare, anche da parte di bambini e anziani.

di Paolo Caliari

Come creare spazi moderni con i telai scorrevoli Orchidea

Ochidea Letto telaio con porta nera_Panoramica

La linea di telai scorrevoli Orchidea dell’azienda Fibrotubi presenta diverse opzioni, adattabili a qualsiasi esigenza: combinano praticità, versatilità e un’estetica moderna, ma anche sicurezza e funzionalità.

Soluzioni innovative e di alta qualità nelle porte scorrevoli a scomparsa: è la filosofia della linea di telai Orchidea di Fibrotubi.

Con un’ampia gamma di opzioni adattabili a qualsiasi esigenza di design e architettura, i telai combinano praticità, versatilità e un’estetica moderna, soddisfacendo al contempo le esigenze di sicurezza e funzionalità.

Sono adattabili a ogni tipo di parete, sia in cartongesso sia in laterizio disponibili in vari spessori e modelli. Inoltre, offrono numerosi vantaggi per l’interior design contemporaneo.

Orchidea è applicabile anche sui pavimenti esistenti e i telai possono essere utilizzati in diverse configurazioni: anta singola, doppia, parallele, contrapposte, filo muro e soluzioni con punti luce.

Orchidea Free-Filomuro

Oltre la linea classica sono disponibili diverse linee innovative: il telaio Orchidea Free-Filomuro è un’opzione studiata per chi desidera un design pulito e minimalista.

Orchidea Free Filomuro Laterizio anta singola_Vergnani
Orchidea Free Filomuro Laterizio anta singola_Vergnani

Non richiede l’uso di stipiti e coprifili, e permette una perfetta fusione con la parete. Privo di finiture esterne crea un effetto di continuità che amplia visivamente lo spazio interno, risultando perfetto negli ambienti architettonici moderni.

Orchidea Light

Orchidea Light rappresenta la soluzione per integrare punti luce senza sacrificare spazio.

Orchidea Light anta doppia
Orchidea Light anta doppia

Questo telaio, disponibile sia per anta singola che doppia, è predisposto con quattro aperture per l’inserimento di impianti elettrici come interruttori, prese di corrente e applique.

La capacità di mantenere i punti luce sulla parete che ospita il cassonetto rende il telaio particolarmente funzionale.

 

Orchidea Easy

Un’altra opzione è rappresentata da Orchidea Easy, progettato specificamente per sistemi a secco: si distingue per la sua struttura a traverse a giorno, che facilita l’installazione e il trasporto grazie al peso ridotto.

Il telaio, pur mantenendo i principi di solidità della linea classica è ottimizzato per un posizionamento rapido delle lastre di cartongesso e per il montaggio veloce, rispondendo alle esigenze di efficienza del moderno settore edilizio.

di Paolo Caliari

Ventilazione meccanica controllata: stop a muffe e batteri

Negli edifici odierni la coibentazione termica ostacola il ricambio dell’aria per risparmiare preziosa energia termica, ma tale situazione può dare luogo a una cattiva qualità dell’aria e alla formazione di muffe.

La ventilazione con finestre e porte aperte non è tuttavia al passo con i tempi né efficiente sotto il profilo energetico. Ciò significa che è necessario un concetto di ventilazione meccanica controllata di cui si deve tenere conto durante la progettazione o ristrutturazione di un edificio. Gli innovativi impianti di ventilazione Leaf Ventilation offrono soluzioni tecniche e di facile installazione.

Leaf Basic di Aliaxis è l’unità di ventilazione meccanica controllata, progettata per il residenziale e combina efficienza energetica e design, garantendo un ambiente sano e confortevole.

Cos’è la ventilazione controllata e perché è importante?

Come abbiamo visto, la ventilazione controllata è un sistema che permette di rinnovare l’aria all’interno di un ambiente in modo continuo e controllato. Questo processo è fondamentale per:

  • Migliorare la qualità dell’aria: eliminando pollini, polvere e altri inquinanti.
  • Prevenire la formazione di muffe: regolando i livelli di umidità.
  • Aumentare il comfort: assicurando una temperatura e un’umidità ottimali.
  • Risparmiare energia: grazie al recupero di calore.

Leaf Basic: la ventilazione controllata per ogni ambiente

Leaf Basic è un’unità di ventilazione meccanica controllata, puntuale, compatta e facile da installare, perfetta per essere integrata in qualsiasi ambiente domestico. Grazie al suo design moderno e alle dimensioni ridotte, si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di arredamento.

Quali sono i vantaggi di Leaf Basic?

  • Controllo intuitivo: gestisci la ventilazione direttamente dal tuo smartphone con l’app dedicata.
  • Efficienza energetica: recupera il calore dell’aria estratta, riducendo i consumi energetici.
  • Silenziosità: funziona in modo discreto, senza disturbare il tuo relax.
  • Facilità di installazione: grazie al video tutorial, puoi installarlo facilmente da solo.
  • Design compatto: si adatta a qualsiasi ambiente.

Come funziona Leaf Basic?

Leaf Basic preleva l’aria esterna, la filtra e la purifica, per poi immetterla nell’ambiente interno: grazie ad un recuperatore di calore ceramico, che trattiene il calore dell’aria esausta estratta precedentemente sempre dall’ambiente interno, l’aria di rinnovo viene immessa pre-riscaldata.
Il continuo alternarsi dei cicli di immissione ed estrazione consente un ricambio d’aria continuo e quindi un miglioramento della qualità dell’aria indoor.

Perché scegliere Leaf Basic?

  • Salute: Respira un’aria più pulita e proteggi te e la tua famiglia da allergie e irritazioni.
  • Comfort: Goditi un ambiente più sano e confortevole in ogni stagione.
  • Risparmio: Riduci i costi energetici grazie al recupero di calore.
  • Sostenibilità: Contribuisci a creare un ambiente più sostenibile.

Conclusione

Leaf Basic è la soluzione ideale per chi desidera migliorare la qualità dell’aria nella propria casa in modo semplice ed efficace. Grazie alle sue numerose funzionalità e al suo design accattivante, è la scelta perfetta per chi cerca un prodotto di alta qualità e facile da utilizzare.

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