Fiera Klimahouse: oltre 30mila visitatori e i green jobs più ricercati

La Fiera Klimahouse, che ha visto la partecipazione di 400 espositori, resta punto di riferimento per i temi del risanamento e l’efficienza energetica in edilizia, continuando a mettere al centro l’integrazione tra prodotti e progetti all’avanguardia. Sono stati 32.000 i visitatori che hanno scelto di fare il punto sull’edilizia green a Klimahouse 2023, che si è appena conclusa sabato 11 marzo presso la Fiera di Bolzano

Oltre ai prodotti più innovativi premiati con il Klimahouse Prize 2023 e il progetti di architettura in legno più significativi, premiati con la prima edizione del Wood Architecture Prize, Klimahouse ha avuto un ruolo da protagonista anche con iniziative come le visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi (organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura).

Klimahouse-2023-foto-MarcoParisi
©Marco Parisi

Grande successo anche per il Klimahouse Congress, che ha visto la partecipazione di 500 persone, e il Klimahouse Wood Summit, i due appuntamenti annuali dedicati all’approfondimento rispettivamente del New European Bauhaus e del mondo del legno. Riscontro positivo anche per lo spazio divulgativo di Isola Ursa che ha coinvolto studenti e un ampio pubblico interessato ad approfondire i temi di responsabilità e impatto ambientale.

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©Marco Parisi

«Siamo una piattaforma importante per diffondere una cultura dell’edilizia meno impattante, sia dal punto di vista energetico che ambientale. Per questo, oltre a promuovere prodotti e soluzioni, diamo una chiave di lettura per comprendere lo sviluppo del mercato del lavoro in questo settore», afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano.

In attesa di Klimahouse 2024, che si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio, sarà possibile rivivere l’esperienza  della fiera riguardando gratuitamente i principali appuntamenti di questa edizione on demand, sul sito web di Klimahouse.

E sul numero di aprile le interviste di YouTrade agli espositori

Fiera Klimahouse: quali sono i green jobs più ricercati?

Klimahouse ha inoltre condotto con Local Area Network una survey sui green jobs più ricercati. Il sondaggio ha coinvolto 700 realtà del comparto tra cui aziende del settore edile (30,1%), studi tecnici (36,1%) e professionali (33,8%) che operano sul territorio nazionale.

Dalla ricerca emerge che sono numerose le imprese che intendono assumere nel breve periodo, nello specifico le aziende di costruzioni (53,9%) che ricercano manodopera qualificata con mansioni tradizionali. In particolare, i profili più richiesti da imprese edili e lavori specializzati sono operai con mansioni tradizionali (60,9%), addetti a comunicazione e marketing (18,4%), addetti a impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (16,1%) e certificatori della qualità ambientale/sicurezza (12,7%). Gli studi professionali, invece, ricercano maggiormente ingegneri ambientali o civili (37,4%), geometri o periti (37,3%), architetti paesaggisti (23,0%) e ingegneri energetici o energy manager (18,1%).

Dall’indagine di Klimahouse emerge che le posizioni che offrono contratti più stabili sono quelle di certificatore della qualità ambientale (92,8%), addetto di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (82,6%), operai con mansioni tradizionali (58,9%) e addetti a comunicazione e marketing (30,6%).

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©Marco Parisi

Sono vari i motivi che spingono le imprese ad assumere nuovo personale: tra questi, i principali sono l’espansione in attività tradizionali (70,2%) e in qualifiche medio-alte (59,4%), oppure la sostituzione di personale a fronte di dimissioni (20,1%) o pensionamento (9,6%). Per le imprese edili così come per gli studi professionali – le modalità di assunzione vanno dal passaparola (56,4%) fino al reclutamento nelle scuole professionali (21,0%).

Per i neoassunti è previsto nella maggior parte dei casi un contratto a tempo indeterminato (56,0%) o determinato (24,8%). Inferiori gli apprendistati (7,3%) o le collaborazioni coordinate continuative (3,8%).

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