Occhio ai dati in magazzino: controllare i processi per prendere decisioni efficaci

I moderni sistemi gestionali aziendali e i loro moduli dedicati alle varie funzioni, come la logistica e il magazzino, sono grandi generatori di dati. Tutte le attività sono registrate in database e custodite all’interno delle memorie digitali.

Rispetto a qualche lustro fa, dove gli eventi erano registrati pazientemente su moduli cartacei e successivamente ricopiati nei server aziendali, oggi attività quali carico, scarico di magazzino, movimentazione dei materiali da e per i reparti produttivi, unità vendute e molto altro sono archiviati in tempo reale.

Spesso, però, questa mole di dati non è successivamente utilizzata per fare analisi, così che tutte le informazioni che se ne potrebbero dedurre e le successive strategie che si potrebbero adottare vengono trascurate.

Si ha così la concretizzazione di un fenomeno riconosciuto come Information overload, ovvero il sovraccarico di informazioni e la difficoltà di comprendere un problema e conseguentemente di prendere decisioni efficaci quando si hanno troppe informazioni a disposizione.

In alcune occasioni si assiste a situazioni in cui la conoscenza dei propri processi per un’azienda anche dopo l’introduzione di Wms (Warehouse Management System) o di Mes (Manufacturing Execution System) è in pratica paragonabile ai periodi dei moduli cartacei.

Diviene fondamentale, invece, essere in grado di manipolare queste grandi quantità di dati proprio per riuscire a leggere dei messaggi fondamentali per prendere delle decisioni efficaci. 

Spesso non sono necessarie figure professionali particolari o particolarmente formate, è sufficiente essere in grado di estrapolare dei parametri di controllo che sintetizzino lo stato di salute del reparto.

Riprendendo gli sprechi analizzati da Tahichi Ohno, che fondano la filosofia del lean management (gestione dell’azienda snella, quindi priva di sprechi) un nuovo attuale spreco è la conoscenza, ovvero la mancata analisi e interpretazione di quanto i sistemi informativi ogni giorno siano in grado di raccogliere e catalogare.

Tempi medi di prelievo in righe ora o in pezzi per ora, distribuzione dell’arrivo/uscita della merce nella giornata o nella settimana, non conformità riscontrate in ingresso/uscita, correlazioni tra non conformità e operatori o fornitori, capacità di programmare le attività di produzione o di magazzino, saturazione delle risorse di reparto, sono solo alcuni degli esempi di risposte che l’analisi dei dati può consentire.

Diversamente, qualsiasi decisione sia presa sulla base di sensazioni, la conseguenza è la mancanza di controllo dei processi e la necessità di far fronte continuamente a situazioni di urgenza.

di Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico – Ice (da YouTrade n. 129)

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