Rientra in vigore la norma UNI-EN ISO 2631-1:2014 “Vibrazioni meccaniche e urti – Valutazione dell’esposizione dell’uomo alle vibrazioni trasmesse al corpo intero”. Ritirata a Luglio dell’anno scorso, in vista di un adeguato aggiornamento, oggi stabilisce in modo preciso le modalità precauzionali da adottare nel caso in cui vibrazioni o urti continui mostrino fattori di cresta superiori a 9, limite massimo secondo lo standard imposto dal decreto previsto nel T.U. 81/08. L’art.199 e l’art. 201 del T.U. esplicitano quanto segue: il primo stabilisce gli ordinamenti volti a tutelare tutti i lavoratori sottoposti ai pericoli derivanti dalle vibrazioni meccaniche tenendo anche conto delle necessità che intercorrono con l’attuarsi dei vari servizi svolti; il secondo, invece, definisce un indice di parametri che, oltre a indicare i valori limite di esposizione, precisa i valori di azione che valutano se, per esempio, l’esposizione alle vibrazioni è circoscritta al solo sistema mano-braccio oppure riguarda l’intero corpo. Secondo quanto afferma l’art.203 del T.U., sarà compito del datore di lavoro, dunque, circoscrivere questi valori entro i limiti e, in caso questi dovessero eccedere oltre il livello minimo garantito, sarà una sua responsabilità ricorrere a tutte le procedure preventive, facenti parte del quadro normativo, necessarie ad arginare il più possibile i rischi.