Mutui verdi: al via il programma europeo di finanziamenti
Si chiama EeMAP– Energy Efficient Mortgage Action Plan – ed è un’iniziativa Europea che intende creare un mutuo per l’efficienza energetica standardizzato a livello europeo, per incentivare la riqualificazione degli edifici e l’acquisto di proprietà altamente efficienti attraverso condizioni finanziarie favorevoli. L’iniziativa è condotta da un consorzio guidato dalla European Mortgage Federation- European Covered Bond Council (EMF-ECBC). GBC Italia è stato coinvolto dalla Europe Regional Network dei GBC per prendere parte, insieme ad altri 9 GBC Europei, al comitato tecnico che si occupa degli aspetti relativi alle prestazioni degli edifici (Energy Efficiency Committee).
OBIETTIVI – I consumi energetici del patrimonio costruito ammontano al 40% dell’energia utilizzata nell’Unione Europea ed è stato stimato che l’Europa dovrebbe investire annualmente 100 miliardi di euro in interventi di riqualificazione energetica per raggiungere gli obiettivi sul clima e l’energia. L’iniziativa EEMAP facilita l’ingresso nel mercato della finanza privata per superare la barriera finanziaria alla base della realizzazione degli obiettivi climatici Europei. I finanziatori di mutui hanno interessi chiari sullo stato degli edifici in Europa. Si stima che i prestiti per mutui ipotecari ammontino a circa un terzo del patrimonio del settore bancario europeo. Investire sul miglioramento delle prestazioni degli edifici può aiutare coloro che richiedono il mutuo a liberare capitale disponibile grazie a bollette inferiori e può aumentare il valore della proprietà. Come risultato, questi investimenti riducono il rischio del prestito, quindi rappresentano una soluzione di successo per tutti gli stakeholder in gioco: coloro che prestano il denaro, coloro che investono, i consumatori e il clima.
LO STATO DELLE COSE – Secondo il rapporto “Transition to Sustainable Buildings – Strategies and Opportunities to 2050” dell’International energy agency, nel mondo il settore edilizio è responsabile per oltre un terzo del consumo di energia e per circa il 33% delle emissioni di Co2., Se vuole davvero ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990, l’Unione europea dovrà investire circa 100 miliardi d euro all’anno in ristrutturazioni ed efficientamento energetico e secondo la Commissionee Europea, oltre ai fondi pubblici disponibili sarà indispensabile l’intervento dei privati, a cominciare dalle banche che erogano mutui ai cittadini. In questo quadro, l’European mortgage federation – European covered bond council (Emf – Ecbc) ha lanciato l’Energy efficient mortgages action plan (Eemap), un’iniziativa che coinvolge le principali banche europee per promuovere sul mercato i mutui per l’efficienza energetica e spiega che « La finalità del progetto è creare un circolo virtuoso fra gli istituti di credito e i loro clienti che potranno accedere a prestiti agevolati per ristrutturare la loro abitazione o per acquistarne una a basso impatto ambientale». A Eemap sottolineano che «Gli investimenti nell’efficientamento energetico delle abitazioni possono aiutare a liberare liquidità per chi ci vive, abbassando le bollette e, soprattutto, riducendo la svalutazione del valore dell’immobile a lungo termine. Di conseguenza si riduce il rischio di credito, con un effetto win-win per finanziatori, investitori, clienti finali e clima». Lo studio di Copenhagen Economic “Do homes with better energy efficiency ratings have higher house prices? Econometric approach”, dimostra che «Una casa che, una volta ristrutturata, sale di classe energetica da “E” a “B”, può portare risparmi fino a 24mila euro nei successivi 30 anni). Da un punto di vista del prezzo, un aumento del rendimento energetico può corrispondere all’aggiunta di 10 – 15 m2 alla superficie della proprietà».
CHE FARE? – È questo il quadro in cui si è tenuto a Milano il workshop ”Mutui verdi per edifici efficienti e sicuri” organizzato da UniCredit, GBC Italia, RICS Italia e E.ON Italia e durante il quale istituzioni, rappresentanti del mercato bancario, amministrazioni pubbliche, assicurazioni, operatori energetici, valutatori immobiliari e imprese edili si sono confrontati sull’applicazione dell’Eemap al mercato italiano per il finanziamento dell’efficienza energetica e della sicurezza antisismica degli edifici, avviando la fase preliminare del progetto pilota italiano che è prevista per giugno quando le banche italiane potranno implementare i propri “Energy Efficient Mortgage” secondo le linee guida Eemap, ora in fase ancora preliminare e a cui stanno lavorando tre comitati tecnici: Banche e Finanza; Efficienza Energetica; Valutazione.
Intervenendo al workshop, il segretario Generale di Emf – Ecbc, Luca Bertalot, ha detto che «Soltanto grazie ad un approccio di sistema, coinvolgendo tutti gli attori del mercato ipotecario, è possibile sviluppare un’innovazione di filiera, tale da permettere vantaggi sostanziali sia per i consumatori sia per gli investitoti finanziari. La correlazione tra la performance energetica e la performance finanziaria è alla base per l’identificazione di fattori di de-risking che deve essere tradotto in termini di costo capitale per gli emittenti di mutui verdi».La creazione dei “mutui verdi” (Energy Efficient Mortgage) ha lo scopo principale di «coinvolgere il canale bancario nella diffusione di nuove costruzioni e di incentivare le ristrutturazioni immobiliari per il loro miglioramento energetico e antisismico inserendo la componente energetica degli edifici nei sistemi standard di valutazione del credito. Presupposto importante per le banche è che tale componente consenta di ridurre i parametri di rischio del mutuo in modo da allocare minor capitale. In tal modo, si introdurrebbero sul mercato mutui/finanziamenti “verdi” a particolari condizioni convenienti per il cliente come ad esempio un tasso più basso, LTV aumentato o anche un tasso variabile che scende progressivamente, man mano che avanzano i lavori di efficientamento».
Daniele Levi Formiggini, MRICS e Presidente di RICS Italia, ha evidenziato che «RICS è attivamente impegnata a supportare il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo COP23 e vede nella partecipazione al Consorzio Eemap una straordinaria opportunità per giungere a soluzioni concrete su larga scala per i ‘mutui verdi’ attraverso il contributo sinergico di banche, istituzioni e di tutti gli attori della filiera. RICS ha definito all’interno delle linee guida Eemap il protocollo di valutazione dell’immobile attraverso la stesura di una checklist di verifica dell’efficienza energetica, aspetto fondamentale per consentire alle banche di profilare i propri asset “green” e misurarne il profilo di rischio, e al mercato di riconoscere il valore aggiunto degli immobili ad alta efficienza energetica».
Per Giuliano Dall’ò, Presidente di GBC Italia, «La riqualificazione dei nostri edifici rappresenta una occasione unica per rilanciare il settore dell’edilizia. Le competenze e le tecnologie edilizie ed impiantistiche per l’efficienza energetica non mancano, ma non sono sufficienti. Il mercato delle riqualificazioni è spesso frenato perché i privati cittadini hanno difficoltà a sostenere gli oneri economici, compromettendo così il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. In questo contesto i ‘mutui verdi’ per la riqualificazione diventano strumenti utili per promuovere un’azione decisiva a supporto dell’efficienza energetica dell’intero patrimonio edilizio privato. Attraverso i mutui verdi i cittadini sarebbero in grado di concretizzare azioni di riqualificazione, beneficiando fin da subito dei vantaggi in termini di riduzione delle bollette energetiche, con un impegno economico del tutto gestibile».