«Le persone sono più importanti dei prodotti, senza le persone non ci sono le idee», afferma Franco Morganti, ceo della Kapriol di Lecco, il marchio dell’azienda di famiglia specializzato in utensili, abbigliamento e dispositivi di protezione individuale per il settore dell’edilizia, che ha celebrato di recente i 95 anni dalla sua fondazione.
Durante la serata organizzata in occasione dei festeggiamenti, l’azienda ha inteso valorizzare ogni singolo individuo che ha contribuito e concorre tuttora a portare avanti una storia di successo, dove a fare la differenza è l’operato di ciascun membro. Capi, eredi e dipendenti, il cui impegno costante e le risorse messe in campo hanno reso l’azienda una realtà consolidata in continua espansione.
«Io che dallo studio avevo tratto ben poco, capivo che solo viaggiando potevo imparare tante cose», ha scritto il presidente della società, Sandro Morganti, nella lettera scritta in occasione del 95esimo anniversario.
Su e giù per la Brianza per vendere i primi prodotti, di tempo ne è passato. Oggi Kapriol consegna in 70 Paesi del mondo e vanta oltre 5 mila referenze, affiancando alla progettazione e produzione di utensili a mano per l’edilizia, quella di dispositivi di sicurezza individuale, abbigliamento da lavoro e outdoor per il tempo libero.
Non può esistere però passato senza un solido futuro, ed è per questo che Kapriol tra le sue file vede un consistente nucleo di giovani leve in ogni divisione e posizione, come testimonia anche la stabile presenza in azienda della quinta generazione della famiglia Morganti.
«C’è sempre qualche progetto nuovo e per fortuna questo ci stimola tantissimo», ha ragionato il direttore generale, Alberto Morganti, durante la serata di celebrazioni. «Quando dico ci stimola, ovviamente mi rivolgo ai Morganti, ma soprattutto a chi lavora nei magazzini e nei vari uffici: agli amministrativi, al marketing, ai commerciali, al Kapriol lab, agli acquisti, alla logistica, It e alla nostra controllata Omec». Tutti pronti a proiettare negli anni a venire il marchio, portando ingegno, innovazione, prodotti originali e creatività.
«Ora che il progetto ha da tempo preso forma e ci prepariamo a scoprire cosa ci riserva l’avvenire, è bello pensare che da questo viaggio, che ormai dura da 95 anni, chi vi ha preso parte abbia potuto apprendere e costruire un bagaglio fatto di reciprocità e umiltà, ingredienti che potranno spingerci verso un futuro luminoso. Perché sicuramente continueremo a vederne e ad affrontarne di tutti i colori, come anche solo il passato recente ha dimostrato, ma alla fine a brillare ci sarà sempre l’arancione vivido, purché a predominare continuerà a essere l’accoppiata azienda-famiglia, e solo se questo valore lo porteremo avanti tutti insieme: capi, eredi e dipendenti senza distinzioni», ha proseguito il presidente, ribandendo il binomio azienda-famiglia, da sempre punto di forza del marchio.