Quale sarà l’andamento del mercato immobiliare per gli ultimi sei mesi dell’anno? Prova a dare una risposta Casa.it: «Se le stime per il 2016 erano a inizio anno molto positive, negli ultimi due mesi la spinta propulsiva sembra aver perso brillantezza, proprio nel periodo in cui storicamente il mercato immobiliare ha sempre dato le migliori performance», nota Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi Casa.it. «Sulle decisioni di acquisto pesa nuovamente il clima di incertezza generale che rimane di sfondo alle evoluzioni del mercato. Incertezza particolarmente legata alle vicende politico-economiche non solo del nostro Paese ma internazionali, come Brexit. In sostanza, si stanno rivedendo le previsioni che parlavano di un 2016 come dell’anno della definitiva ripresa del mercato. Probabilmente non sarà così e si dovrà attendere ancora prima di avere la certezza di essere definitivamente usciti da una fase di ciclo non positiva».
Secondo l’Osservatorio del portale, nel primo semestre 2016, rispetto all’inizio dell’anno, se da un lato la domanda di abitazioni è aumentata del +2,6%, dall’altro si registra una stabilizzazione dei prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,1%), con il valore medio di vendita al metro quadro pari a circa 2.010 euro.
Rimane, invece, ancora alta la forbice dei prezzi fra i valori di chi vende e quelli proposti dai potenziali acquirenti, soprattutto nelle città di provincia rispetto ai principali comuni capoluogo. Si riduce però l’ampiezza: in percentuale, lo scarto fra i due valori a giugno 2016, è del 10,3%, comunque in miglioramento rispetto a giugno 2015 (12,2%).
La crescita è superiore alla media nazionale in tutti i capoluoghi di regione, con punta maggiore nella città di Bologna (+5,9%), seguita da Firenze, Genova e Roma, tutte con +5,7%. Sempre per quanto riguarda la domanda, gli italiani cercano prevalentemente bilocali (29%) e trilocali (26%) situati in zone semicentrali o periferiche e sono disposti a investire, in media, circa 161mila euro, con un range che va, prendendo come riferimento i capoluoghi di regione, dai 71.500 euro di Campobasso ai 253.500 di Milano.
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato, se rispetto a gennaio 2016 sono rimasti stabili, confrontando il dato con lo stesso periodo dello scorso anno il calo è del -1,6% e di ben il 15,3% se rapportato a dieci anni fa.
Tra le città capoluogo di regione, segno positivo per Napoli (+1,1%), Firenze (+0,8%), Trento (+0,7%) e, seppur in misura minore,Torino (+0,2%). Al contrario, le città che hanno sofferto maggiormente, sono Catanzaro (-2,7%), Potenza (-2,6%), Campobasso (-2,4%) e Aosta (-2,3%). I capoluoghi in cui si registra il prezzo a metro quadro più “economico” sono, nell’ordine, Catanzaro (1.220 euro al metro quadro),Perugia (1.460 euro al metro quadro), Campobasso (1.600 euro al metro quadro) e Potenza (1.620 euro al metro quadro). Al contrario, le più care sono Milano (3.880 euro al metro quadro) e Roma(3.580 euro al metro quadro), seguite da Venezia (3.430 euro al metro quadro) e Firenze (3.350 euro al metro quadro).