Meno export di macchine da cantiere

In calo l’export di macchine per costruzioni. Nei primi nove mesi dell’anno le vendite oltrefrontiera hanno fatto segnare 1.811 milioni di euro, in calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Secondo l’analisi contenuta nel Monitor commercio estero del Construction equipment out look, realizzato da Unacea e Prometeia, è stato negativo, in particolare, l’export di macchine e attrezzature per il movimento terra (-17,4%). In discesa anche le macchine per la preparazione degli inerti (-5,5%). Valori positivi, invece, per le esportazioni di macchine per la perforazione (11,5%), di gru a torre (10,7%), di macchine stradali (9,8%) e di macchinari per il calcestruzzo (3,6%). Si vende me no all’estero, ma si acquista anche meno. Le importazioni di macchine dal oltrefrontiera hanno perso il 14,4%, a 293 milioni di euro. La bilancia commerciale registra, quindi, un avanzo di 1.518 milioni di euro, anche se perde il 3,3% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2012. L’export verso i paesi dell’Europa occidentale si è ridotto del 14,3%, a 562 milioni di euro, mentre si registrano valori in controtendenza solo per le macchine stradali (52%) e per le gru a torre (10,3%). Ciò nonostante i mercati rimangono la prima destinazione per le macchine per costruzioni italiane. Fuori dai confini europei, gli sbocchi più promettenti continuano a essere i mercati africani (24,7%), l’Asia (6,5%) e il Nord America (6,5%). 

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