Impegni, promesse e premesse in apertura del Marmomac di Verona. «Oggi la competizione è sul mercato globale, per questo il Governo incoraggia fiere come Marmomac, che sono leader delle nostre eccellenze all’estero. Il Piano straordinario di promozione per il Made in Italy finisce nel 2017, ma l’impegno in Legge di Bilancio è quello di rifinanziarlo per il 2018 in modo tale che non ci sia un vuoto. Poi starà al prossimo Governo continuare ad utilizzarlo», ha commentato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, all’inaugurazione della 52esima edizione a Veronafiere.
Per il presidente dell’ente fieristico, Maurizio Danese, «il dato più rilevante di questa manifestazione è l’alto tasso di internazionalità che si riscontra tra i padiglioni. Sono infatti 1650 le aziende espositrici e di queste il 64% proviene da 56 nazioni; mentre sono attesi circa 67mila visitatori, di cui il 60% da 146 Stati. Le fiere sono sempre più una leva strategica per le imprese italiane. Per questo sarebbe importante pensare a una politica di defiscalizzazione per le fiere che fanno investimenti all’estero».
«Questo è un comparto che vale 4,5 miliardi di euro, con una bilancia commerciale attiva prossima 3 miliardi di euro. E la ragione del successo del nostro comparto sta nella fortissima vocazione all’export, con le imprese che si sono strutturate per questo, anche con investimenti importanti. Il primo semestre di quest’anno ha chiuso in positivo e riscontra una ripresa del Sud Est asiatico e dell’Europa, con il Nord America che rimane il mercato di riferimento», è invece il commento di Stefano Ghirardi, presidente Confindustria Marmomacchine.