“Una aggregazione che comprenda un numero importante di distributori edili consapevoli e preparati è in grado di affrontare e vincere qualsiasi sfida”, spiega Marcella Prampolini, presidente di Dec.
Ci sono stati eventi particolari nell’ultimo anno?
Nel corso del 2019 ci sono stati 21 nuovi soci e tre sono fuoriusciti dal consorzio. La differenza tra i 200 soci del 2018 e i 223 attuali è spiegata da ulteriori ingressi nel 2018 successivi a questo sondaggio.
Come è andato il fatturato del vostro consorzio nel 2018?
Il nostro fatturato è aumentato in misura superiore al 15%.
Come sta andando, invece, nel 2019 e quali sono le previsioni a fine anno?
Ci aspettiamo un anno con un aumento di fatturato analogo a quello dell’anno passato.
Avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?
Abbiamo aumentato il numero delle merceologie coperte da contratto, sia nell’edilizia tradizionale sia nelle finiture. Inoltre stiamo costruendo una importante piattaforma online a beneficio dei nostri associati.
Quali sono i settori merceologici che stanno crescendo di più in rivendita, e quali invece sono al palo o stanno calando?
Come già da alcuni anni crescono i settori merceologici legati alle ristrutturazioni, mentre calano quelli legati alle nuove costruzioni.
Perché un rivenditore dovrebbe scegliere di entrare nel consorzio?
I motivi sono numerosi: la forza commerciale del consorzio (oltre 400 milioni di euro il fatturato in vendita); la rilevanza dei premi distribuiti; le metodologie di gestione innovative; la strategia di medio-lungo periodo; la totale trasparenza dei bilanci.
Qual è il vostro punto di vista rispetto alla concorrenza della Gdo?
Si sapeva che sarebbe arrivata, come in ogni altro settore della distribuzione, e occorre misurarsi seriamente con essa, anziché pretendere che non esista o che riguardi qualcun altro. Solo chi saprà mettere in campo sia fatturati importanti sia strumenti/strategie al passo con i tempi, potrà sopravvivere e prosperare. Gli altri sono destinati a chiudere, o a tirare a campare nelle aree marginali e disagiate.
In questo momento qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati?
È, e sarà sempre, la preparazione complessiva dei nostri consorziati. Una aggregazione che comprenda un numero importante di distributori edili consapevoli e preparati è in grado di affrontare e vincere qualsiasi sfida.
Quali iniziative di marketing e comunicazione avete messo in atto per il 2019?
Abbiamo deciso di prenderci una pausa di riflessione rispetto alla pubblicità, per evitare di spendere denaro in inutile auto-referenzialità. Stiamo lavorando, invece, sia alla creazione di una importante piattaforma online, che possa fungere anche da strumento di marketing e comunicazione verso l’esterno, sia alla implementazione di ulteriori strategie (prodotti a marchio, supporto cartaceo per offerte promozionali, eccetera).
La digitalizzazione e l’automazione dei processi sono le nuove frontiere del business, anche in rivendita: come vi ponete rispetto a queste tematiche?
Ne siamo consapevoli: è questa la motivazione sottostante alla scelta di costruire una grande piattaforma online a beneficio dei nostri consorziati.
Fate e-commerce?
Numerosi soci già praticano l’e-commerce. La piattaforma online alla quale stiamo lavorando fornirà ai soci la possibilità di avere una propria piattaforma che possa attingere ai dati consortili, il tutto a un costo ridottissimo grazie alle economie di scala del consorzio.
Fate formazione nei confronti degli associati?
Abbiamo terminato due anni di formazione imprenditoriale a favore dei nostri consorziati. Al di là della formazione che cerchiamo di fare ogni giorno, abbiamo scelto di interrompere la formazione ad ampio raggio per procedere, invece, verso un programma di conferenze incentrate su temi specifici.