La marcatura Ce relativa alla commercializzazione dei prodotti da costruzione a partire da luglio dovrà raccontare molto di più di ogni singolo materiale; entrerà infatti in vigore il “Construction Product Regulation” approvato dal Parlamento Europeo. Finora il marchio Ce comunicava all’acquirente il semplice rispetto di alcune specifiche tecniche del materiale, ora andrà anche a descrivere determinate prestazioni grazie alla Dichiarazione di Prestazione, che soggiace a parametri comuni a livello europeo e sostituirà la dichiarazione di conformità. Le stesse procedure per l’accreditamento del marchio hanno subito delle semplificazioni al fine di agevolare l’opera delle piccole e medie imprese rendendo però i criteri per la certificazione molto più restrittivi. In un periodo di rivoluzione dal taglio green diviene, inoltre, di cruciale importanza il settimo requisito delle opere da costruzione ovvero l’uso sostenibile delle risorse naturali. La sostenibilità è il tema caldo degli ultimi anni e sta coinvolgendo sempre più anche la filiera edile che si ritrova a dover agire in maniera tale da concepire, realizzare e demolire sempre nel rispetto delle risorse naturali. Obiettivo imprescindibile di questo comportamento devono essere i temi della durabilità delle opere di costruzione, l’uso di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili e infine la garanzia della riutilizzabilità e riciclabilità delle opere di costruzione. Questo passaggio epocale comporterà anche un’obbligatoria presa di responsabilità delle imprese produttrici che dovranno impegnarsi nel dichiarare le effettive prestazioni dei prodotti immessi sul mercato. Allo stesso tempo però questo regolamento andrà a premiare quelle aziende che da diversi anni hanno investito nell’ottimizzazione e nell’innovazione costante dell’offerta produttiva.