Il controllo in ingresso della merce è fondamentale per riuscire a garantire alle operazioni successive l’idoneità dei prodotti per la vendita o per la loro trasformazione. Il controllo può costituire un collo di bottiglia per il flusso in ingresso della merce, soprattutto se per eseguire tale controllo è necessario molto tempo.
Non esiste un tempo definito o di riferimento, in quanto differenti aziende hanno caratteristiche diverse, che complicano o meno le fasi di ingresso merce, da una semplice ricognizione esteriore del prodotto, fino al test di laboratorio.
Diviene necessario sottolineare che, fintantoché un materiale arrivato non ha subito il controllo di qualità, esso debba essere visibile contabilmente nel gestionale, ma non può essere disponibile all’utilizzo o alla vendita.
Ogni azienda dovrebbe conoscere il tempo di attraversamento in ingresso, ovvero il tempo richiesto dal momento in cui il materiale è stato scaricato e accettato al momento in cui il materiale ha ottenuto il benestare dall’ufficio qualità. Tanto più rapida è questa fase e tanto prima il materiale è disponibile.
Nel caso i tempi siano molto lunghi (per esempio, alcuni giorni) sarà opportuno inserire questi giorni nel lead time del fornitore.
Quali sono le indicazioni per un efficace controllo in ingresso? Di seguito alcune indicazioni da valutare e adottare per ridurre il tempo di attraversamento in questa fase:
• Rendere il controllo più veloce attraverso l’adozione di strumentazione più performante. Questo punto è applicabile nel caso di prodotti che devono subire dei test di laboratorio.
• Valutare opportunamente il fornitore diminuendo i controlli per quelli più virtuosi. In particolare, si tratta di adattare lo skip lot dinamicamente. Lo skip lot rappresenta la frazione di materiale ricevuto che viene controllata. Un fornitore virtuoso richiede meno controlli in ingresso a differenza di quelli che hanno tassi di non conformità elevati. Questa modalità di campionamento supportata da fattori statistici permette di risparmiare tempo.
• Abbassare la complessità del controllo permettendo anche al magazziniere di intercettare le non conformità. Questa modalità si presta quando possono essere usate dime di raffronto, bilance o sistemi facili da usare.
• Eliminare il controllo demandando al fornitore la responsabilità della garanzia della qualità. Tale modello prende il nome di free pass e deve essere regolato e tutelato da un contratto preliminare tra cliente e fornitore in cui vengono specificate le condizioni di accettazione.
• Aumentare le risorse al controllo qualità. Se i tempi sono lunghi e vincolano i processi a valle, l’aumento delle risorse umane può contribuire a velocizzare il flusso.
I punti presentati non sono esclusivi e talvolta una loro giusta combinazione può rappresentare la giusta soluzione.
di Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico – Ice (da YouTrade n. 139)