Inchiesta: ecco come sarà la casa del (prossimo) futuro

Appartamenti e uffici personalizzabili e flessibili

I nostri edifici e gli interni si trasformeranno in spazi iper-flessibili: le stanze assolveranno a più funzioni grazie a pareti, pavimenti, soffitti con tecnologie incorporate che permetteranno di cambiare posizione a seconda dell’attività richiesta, per esempio la camera da letto diventa più piccola per fare spazio al soggiorno quando si ricevono ospiti. Ikea ha avviato un progetto per la produzioni di pereti mobili (https://youtradeweb.com/2015/10/ikea-si-prepara-a-vendere-anche-le-pareti/ ), ma qui si parla di muri intelligenti capaci di cambiare forma in 3D utilizzando piccoli attivatori che spingere e allungano una pelle flessibile per creare sedili o ripiani. Questi elementi delle nostre case saranno collegato a dispositivi indossabili per essere gestiti in un modo simile a quello delle app.

Anche gli edifici stessi saranno in grado di adattarsi alle esigenze dei suoi abitanti e dell’ambiente esterno. Sulla base di sensori e interfacce utente, si apriranno dei terrazzamenti o tettoie per far atterrare i droni o se il sole scalda troppo solare per poi ritrarsi quando le temperature diminuiscono. Un principio simile, ma ovviamente meno tecnologico si ritrova nel progetto delle Al Bahr Towers di Abu Dhabi, dove il concetto di mashrabiya (un tipo di grata in legno diffusa nell’architettura islamica) è reinterpretato in una serie di elementi dalla forma ad ombrello che si aprono e si chiudono in risposta ai movimenti del sole.

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Il rivestimento delle Al Bahar Towers
Il rivestimento dinamico delle Al Bahar Towers

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