L’Istat conferma: boom di rogiti, ma prezzi in calo

Dopo le anticipazioni, arrivano le conferme ufficiali: l’Istat ha registrato +20% di compravendite tra aprile a giugno, trend già reso noto dall’Agenzia delle Entrate a metà settembre. «Nel secondo trimestre 2016 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari (194.620)», secondo l’istituto di statistica, «accelerano la crescita, segnando un +20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il +17,9% registrato nei primi tre mesi dell’anno. Questo risultato positivo riguarda tutti i comparti immobiliari e l’intero territorio».

In particolare sono Bologna e Milano che spingono le compravendite. A crescere di più sono stati il settore nel residenziale (+20,9% su anno) che rappresentano quasi il 94% del totale degli scambi, ma salgono anche i rogiti per gli ambienti a uso economico (+15,3%). Il trend di crescita «risulta omogeneo nelle diverse ripartizioni geografiche mentre per gli immobili ad uso economico è stato molto intenso al Sud (+23,9%) e nelle Isole (+23,7%) e più rallentato nelle regioni centrali (+4,7%)», commenta l’Istat. La ripresa è forte anche nei piccoli centri per il comparto abitativo (+22% contro +19,6% dei grandi centri), mentre nelle aree metropolitane la crescita più robusta si è registrata per le unità ad uso economico (+17,5% contro +13,9% delle altre città). In generale, nel primo semestre del 2016 le compravendite sono salite del 19,4% su base annua, mentre i mutui sono a +26,5%. La differenza la fanno le surroghe, ovviamente.

Eppure, mentre aumentano le vendite, i prezzi delle case calano ancora: -1,4%.

Case a Milano
Case a Milano

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