L’instabile legge di Stabilità

E’ successo come quando nelle famiglie numerose si avvicina il momento di organizzare le vacanze estive. La moglie vuole andare al mare, ma con tutte le comodità e un centro per lo shopping a portata di mano. Il marito punta su un agriturismo in montagna, perché costa meno ed è tranquillo. I figli strepitano per essere in una zona con discoteche e vita notturna. La nonna fa notare che ha bisogno di passare qualche settimana in una località termale. Risultato: tutti in una pensione in collina a qualche chilometro dal mare e con tour organizzati alle terme. Un compromesso che scontenta tutti. Come per la legge di Stabilità proposta dal governo: media tra le anime politiche che compongono l’esecutivo, ma non piace a nessuno. Però, nello stesso momento, tutti dicono che poteva anche essere peggio.

In effetti, sembra proprio una politica di bilancio cerchiobottista: qualche idea buona c’è, ma bilanciata da interventi di segno opposto. Tanto che viene da chiedersi quale sia il segno di molte delle decisioni prese: positivo o negativo? Per esempio, gli incentivi per le ristrutturazioni di immobili e l’acquisto di apparecchiature o materiali per ridurre i consumi di energia rischiavano di essere tagliati, invece è arrivata ancora una volta una proroga di un anno. Però gli ecobonus e le detrazioni scenderanno nel 2015 dall’attuale 65% e 50%, al 50% e 40%. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ancora: dalla diminuzione del cuneo fiscale nelle buste paga arriverà qualche euro in più, quanto basta per comprare una pizza, ma non per rilanciare i consumi. Poco è meglio di niente? Una beffa o un piccolo aiuto? Dipende da come lo si guarda. Sull’Imu vige ancora confusione: l’imposta sarà sostituita dalla Trise, balzello sui servizi, che dovrebbe pesare meno. Ma chi oggi ha visto cancellata l’Imu sulla prima casa si troverà a pagare la nuova imposta. Altra medaglia a due facce: La Cassa depositi e prestiti potrà concedere finanziamenti a tutte le imprese, anche quelle piccole. Bene per le aziende a caccia di liquidità, però quei soldi dovranno per forza tornare indietro, dato che si tratta del risparmio postale, cioè dei cittadini. La Cdp, cioè un ente pubblico, che si trasforma banca saprà essere equa e imparziale,  e soprattutto capace di non mettere a repentaglio i soldi che le sono affidati? C’è poi il capitolo tagli: una serie di agevolazioni fiscali rischiano di essere rottamate. Tra queste, possono sparire le agevolazioni per il gasolio agli autotrasportatori (prepariamoci ai blocchi dei Tir in autostrada), all’offerta online delle opere di ingegno (cioè ai siti che vendono informazione), alla ricerca scientifica per le Pmi…

Insomma, tutti scontenti. Ed è prevedibile che il Parlamento, chiamato ad approvare il provvedimento di bilancio, si faccia interprete dell’insoddisfazione generale e promuova consistenti modifiche: il cammino di questa legge di Stabilità appare quanto mai instabile.

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