Gli edifici hanno un futuro? Indagano Università di Trento e Politecnico di Milano, grazie a due borse di studio per ricerche nel campo dell’ingegneria delle costruzioni in legno. Studiare il comportamento delle strutture di legno, con particolare attenzione alla resistenza sismica, verificare le potenzialità degli edifici a tecnologia mista, della prefabbricazione e delle sopraelevazioni realizzate con tecnologie costruttive in legno, favorire lo sviluppo di linee guida e l’aggiornamento degli strumenti normativi, sono infatti gli obiettivi dei due nuovi dottorati di ricerca che Assolegno e Federlegno Arredo Eventi hanno deciso di sostenere presso il Politecnico di Milano e l’Università di Trento (quest’ultima con il supporto dell’associazione austriaca ProHolz Austria), due prestigiose istituzioni all’avanguardia nello studio dell’edilizia strutturale.
«Il binomio impresa e ricerca come garanzia di crescita e sviluppo è parte integrante del mondo delle costruzioni a base legno», spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo Eventi. «Per questo abbiamo deciso di finanziare due borse di studio che consentiranno di aprire nuovi e promettenti orizzonti nell’edilizia in legno, un settore che vede le nostre aziende sempre più protagoniste in Italia e nel mondo».
«La scelta di Assolegno di FederlegnoArredo di sostenere in modo concreto e diretto la ricerca universitaria», aggiunge Emanuele Orsini, presidente di Assolegno, «ribadisce con forza l’importanza della collaborazione tra realtà che pur nella loro diversità operano per un bene comune i cui frutti saranno goduti dall’intero Paese. L’accordo con il Politecnico di Milano e con l’Università di Trento va nella direzione di assicurare al nostro Paese professionisti competenti e responsabili con lo scopo di dare vita a soluzioni costruttive sicure, resistenti al sisma e in grado di ridurre al minimo il consumo di suolo».
«Il sostegno dato da Federlegno Arredo Eventi e ProHolz Austria alla ricerca sulle strutture in legno presso l’Università di Trento», spiega Marco Tubino, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, «è di notevole importanza per riuscire a continuare quelle attività di ricerca, didattica e supporto alle attività di normazione che hanno visto il nostro dipartimento tra i protagonisti nel settore del legno strutturale almeno negli ultimi due decenni. Da una parte ciò è per noi motivo di orgoglio dall’altra si deve riconoscere al comparto industriale del legno di avere operato e operare secondo una visione e una strategia di lungo periodo in cui i settori della ricerca e dell’industria devono procedere collaborando attivamente per competere efficacemente nel mondo delle costruzioni, oggi sempre più attento alle tematiche della sostenibilità, delle prestazioni, della riduzione del consumo di suolo e, quindi, del riuso».
Positivo anche il commento di Stefano Della Torre, direttore del dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano: «La ricerca sulle tecnologie sostenibili è centrale nel nostro progetto scientifico, ritengo quindi che il dottorato ABC abbia le caratteristiche di ambiente interdisciplinare in cui sviluppare in tutte le direzioni le potenzialità del legno per il futuro del settore delle costruzioni».