Un passo importante per la prevenzione del rischio sismico. Così l’associazione Isi (Ingegneria sismica italiana) esprime grande soddisfazione per il “Sismabonus” e l’introduzione della classificazione sismica all’interno della Legge di Bilancio 2017. Era infatti il maggio del 2013 quando ISI pubblicò il Manifesto “Classificare la vulnerabilità sismica dei fabbricati – Come certificare la sicurezza e la sostenibilità del patrimonio immobiliare favorendo lo sviluppo economico”. ISI plaude così all’operato del Governo ed in particolare del Ministro Delrio in quanto le misure introdotte nella legge di Bilancio orientano fortemente l’azione dello Stato verso la prevenzione.
L’idea innovativa alla base del Manifesto era quella di effettuare una classificazione degli edifici esistenti basata su criteri oggettivi in modo da quantificare la vulnerabilità sismica attraverso classi di appartenenza. Nell’autunno dello stesso anno, grazie al Decreto del 17 ottobre 2013 emanato dall’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, veniva istituito un Gruppo di Studio “per la proposizione di uno o più documenti normativi per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, finalizzata all’incentivazione fiscale di interventi per la riduzione dello stesso rischio” per il quale venne assegnata ad ISI la funzione di segreteria tecnica.
Il gruppo di lavoro coordinato dall’Ing. Pietro Baratono, attuale Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, è formato dai massimi esperti in materia provenienti dal mondo accademico e dall’amministrazione pubblica. Il Gruppo di Studio concluse il proprio lavoro nell’Aprile 2015 presentando le Linee Guida sulla Classificazione Sismica al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Negli ultimi mesi si sono susseguite dichiarazioni riguardo l’emanazione delle Linee Guida (attualmente all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) e l’adozione della Classe Sismica per la calibrazione degli incentivi ma oggi tutto questo sembra finalmente essere realtà.
Diverse sono le istanze proposte da ISI nel corso del tempo che la Legge di Bilancio ha recepito:
- Adozione della Classificazione Sismica degli Edifici come strumento per erogare incentivi fiscali di tipo selettivo: il “Sismabonus” prevede incentivi fino all’85% a seconda dell’entità del miglioramento della classe di rischio
- Definizione di un lasso temporale congruo (la Legge di Bilancio prevede l’arco temporale 2017-2021) per l’applicazione degli incentivi antisismici. Una misura quindi di natura strutturale e non di breve durata come necessariamente deve essere per poter finalmente andare nella direzione della prevenzione
- Definizione di misure atte all’utilizzo degli incentivi fiscali per condomini e che incoraggino interventi a livello globale (incentivi maggiorati se gli interventi sono apportati all’intero stabile)
- Definizione di misure atte all’utilizzo delle agevolazioni anche da parte degli “incapienti”: i crediti maturati sulle parti comuni degli immobili potranno essere ceduti a soggetti terzi o ai fornitori che effettuano i lavori
- Estensione del Sismabonus agli insediamenti produttivi.