Le strategie per l’internazionalizzazione delle Pmi dell’edilizia diventano un caso di studio alla Luiss Business School. Le imprese italiane sono impegnate in più di 88 Paesi nella realizzazione di opere infrastrutturali dando vita a un made in Italy delle infrastrutture e del design caratterizzato da un altissimo livello tecnologico e qualitativo. «Di fronte a una perdurante e preoccupante crisi del mercato italiano delle costruzioni il mercato estero sta assumendo un ruolo chiave per le imprese italiane. Ormai lavoriamo più all’estero che in Italia e la crescita delle imprese di costruzioni è trainata dall’export. Le imprese italiane sono impegnate in più di 88 paesi nella realizzazione di opere infrastrutturali dando vita ad un vero e proprio Made in Italy delle infrastrutture e del design caratterizzato da un altissimo livello tecnologico e qualitativo», secondo il presidente del Gruppo Pmi Internazionale dell’Ance, Gerardo Biancofiore. «Ed oggi più che mai la conoscenza è il vero motore dell’innovazione ed è importante che si sviluppino collaborazioni tra il mondo universitario e quello imprenditoriale: percorsi formativi di eccellenza finalizzati a sviluppare strategie innovative, come quello organizzato dalla Luiss, vanno in questa direzione». Emic, l’Executive Program in Management delle Imprese di Costruzione della Luiss Business School, ha scelto l’internazionalizzazione dell’edilizia come caso di studio.
«L’espansione all’estero delle nostre imprese è motivo di orgoglio, la sfida è di riuscire ad incrementare la presenza delle nostre imprese piccole e medie attraverso lavoro di squadra che vede le istituzioni ed il sistema bancario al fianco delle imprese. Fare sistema diventa un imperativo. La competizione sui mercati internazionali non è più tra imprese ma si gioca tra Sistemi Paese». Il mercato estero, secondo Biancofiore, sta assumendo un ruolo sempre più centrale per le imprese di costruzioni italiane. L’incidenza dell’export sui bilanci continua a crescere. Buona parte dei ricavi d’oltre confine sono realizzati dalle principali 20 imprese nazionali, ma non bisogna dimenticare che il settore delle costruzioni è costituito da una miriade di piccole imprese. I dati sulla presenza nel mondo delle imprese italiane sottolineano come il fatturato delle imprese di costruzioni italiane all’estero è più che triplicato in meno di dieci anni, con una produzione aumentata dell’8,6% e un portafoglio arricchito di 319 lavori, per 17 miliardi di euro.