La sfida di Danesi del 2024? Incrementare il laterizio

Danesi punta a incrementare le vendite di Normablok, il prodotto di punta che vanta capacità di isolamento e sicurezza. Senza dimenticare l’impegno per promozione e formazione.

Dall’intervista a Roberto Danesi emerge una solida certezza: i sistemi costruttivi in laterizio ad alte prestazioni dell’azienda sono pronti a rispondere alle sfide della nuova edilizia e non temono la concorrenza di prodotti alternativi.

Dalla sostenibilità, all’isolamento, dall’antincendio alla sismica offrono performance d’eccellenza. L’impegno più grande? Promozione e formazione.

A differenza di quanto si potrebbe immaginare, nell’attuale panorama dell’industria delle costruzioni il laterizio resta uno dei materiali più amati dai maestri dell’architettura, dai costruttori e dalle maestranze.

A Milano, capitale italiana della rigenerazione urbana e dello sviluppo immobiliare, il mattone resta il materiale d’elezione. Ampiamente utilizzato nelle nuove costruzioni di Porta Nuova, il più grande progetto di riqualificazione europeo, cominciato nel 2005 e durato circa un decennio, il mattone è protagonista anche nei cantieri dei nuovi complessi residenziali in costruzione.

Di questa lunga tradizione italiana è protagonista d’eccellenza il produttore che abbiamo intervistato nella sede della sua azienda a Soncino (Cremona). Stiamo parlando di Roberto Danesi, imprenditore di lungo corso nel settore del laterizio con Fornaci Laterizi Danesi.

Con lui abbiamo fatto una lunga chiacchierata per commentare lo «strano» ciclo edilizio tra covid, superbonus, spinta alla riqualificazione e alla sostenibilità del costruito che ha caratterizzato l’ultimo lustro del settore.

Soprattutto, abbiamo cercato di capire che ruolo gioca l’industria del laterizio oggi e quali sono le sfide nell’ambito dell’innovazione, della formazione e della competitività industriale che si prospetta.

Danesi
Schema del sistema costruttivo per facciavista in pietra

Siamo a fine 2023, proviamo a fare un bilancio qualitativo delle performance aziendali. Che cosa è stato premiante e cosa non lo è stato?

Possiamo archiviare il 2023 come un anno premiante, per usare le sue parole, nonostante le preoccupazioni iniziali su diversi fronti: dal rebus superbonus 110%, al rincaro delle materie prime, ai conflitti internazionali.

Credo che l’andamento, comunque positivo, sia stato trainato dalla misura del 110%, soprattutto nella riqualificazione mentre la demo ricostruzione, che ci avrebbe favorito, è stata utilizzata solo marginalmente.

In ogni caso, la crescita del volume di lavoro ha fatto da traino anche al settore del laterizio. Sia chiaro che il mattone ha chiuso l’anno con un calo abbastanza importante: fino a -15-18% di volumi in tonnellate rispetto al 2022 in alcune zone del Belpaese.

Proviamo a fare un’analisi più puntuale degli ultimi tre anni.

Il calo dei volumi venduti è in corso da tre-quattro anni e va consolidandosi intorno a una decrescita che si situa tra il meno 3-5% di quattro anni fa al meno 15-18% attuale.

Fa eccezione Milano, ancora in fase estremamente positiva, con progetti importanti previsti anche nei prossimi tre anni. Nel resto del Paese il mercato rallenta. Fra le cause sicuramente c’è l’aumento generalizzato dei costi di costruzione, anche in provincia.

Non ci sono più le marginalità per fare operazioni immobiliari importanti anche per il sopravvenuto costo del denaro. I privati oggi hanno difficoltà a comprare casa: fino a due anni fa si accendevano mutui a un punto e mezzo percentuale, ora i tassi sono schizzati al 4-5%, nel migliore dei casi, cosa che comporta quasi il raddoppio della rata.

La somma dell’aumento dei costi di costruzione e del costo del denaro ha portato sicuramente a un rallentamento importante nel nostro settore, tranne che nelle zone turistiche e nelle grandi città.

In questa effervescenza lombarda, che ruolo ha giocato il laterizio rispetto agli altri materiali?

Il laterizio è utilizzato prevalentemente per l’edilizia residenziale, a eccezione di Milano, dove si impiega anche in altre tipologie di edificio, per esempio nel terziario.

Pensiamo alla riqualificazione del quartiere Porta Nuova, al Bosco Verticale. La storia delle costruzioni testimonia ampiamente la bontà del laterizio in fatto di durabilità e bellezza degli esiti progettuali.

Danesi
Produzione Normablok nel piazzale della sede di soncino pronti per la consegna

Fornaci Laterizi Danesi quali territori serve principalmente?

Certamente tutto il Nord Italia, ma arriviamo agevolmente in Toscana, in Emilia, Romagna, nelle Marche e con i nostri prodotti innovativi arriviamo al Sud, nelle isole e anche all’estero. Certamente la logistica nel nostro settore impatta molto sui costi.

A proposito di innovazione, in che modo ha inciso negli ultimi tre anni sul vostro business? Anni caratterizzati dai bonus edilizi e superbonus in particolare?

Anche prima dell’era dei bonus edilizi l’innovazione espressa nella linea Normablok (Normablok Più Cam, Normablok Più, Normablok Più Taglio Termico) ci ha sostenuto moltissimo.

Per procedere a questa produzione abbiamo provveduto a innovare gli impianti e ampliare la gamma, fornendo al mercato soluzioni antisismiche e ad altissimo isolamento. La linea Normablok è un sistema costruttivo completo che risponde alle richieste Cam e in cui abbiamo integrato Eps Neopor Bmb di Basf.

Un Eps derivato da materie prime rinnovabili e non fossili. Si tratta di blocchi isolanti adatti alle diverse zone sismiche per la realizzazione di murature monostrato portanti, armate o ordinarie, murature di tamponamento e per la correzione dei ponti termici di pilastri e travi, con caratteristiche antincendio, anche per la costruzione di edifici di grandi dimensioni.

Danesi
Argilla pronta per essere messa in produzione

Le prestazioni antincendio stanno diventando sempre più rilevanti.

È vero, il tema della sicurezza antincendio delle facciate è di grande interesse e di particolare rilevanza, soprattutto nel caso di edifici pluripiano.

Lo abbiamo visto in alcuni fatti di cronaca negli ultimi anni. Un incendio che ha origine all’interno di un edificio può finire per interessare anche le facciate.

Le fiamme e i fumi caldi che si sviluppano negli ambienti confinati, dopo aver provocato la rottura delle aperture finestrate, fuoriescono e si possono propagare ai locali superiori o adiacenti a causa dei flussi termici indotti lungo le facciate.

Eventuali cavità verticali, per esempio facciate ventilate, possono essere vie preferenziali di propagazione degli incendi lungo le facciate. È inoltre fondamentale esaminare l’incidenza e le caratteristiche di eventuali rivestimenti esterni, come i cappotti termici.

È per questo che abbiamo testato, presso il laboratorio Csi, pareti realizzate con blocchi Normablok Più sottoponendole a test in grado di determinarne la classe di reazione al fuoco.

Tutte le pareti Normablok Più hanno ottenuto la certificazione di reazione al fuoco in classe B-s1,d0 dimostrandosi quindi la soluzione ideale per le facciate di tutti gli edifici, anche nel caso di facciate ventilate.

Qual è l’impatto degli eventi climatici estremi sulle pareti perimetrali in laterizio?

Il materiale isolante si trova all’interno di un guscio in cotto decisamente resistente, in grado di far fronte a eventi climatici estremi. Come hanno evidenziato le violente grandinate della scorsa estate, le pareti in Normablok Più con isolante integrato si sono dimostrate vincenti in termini di durata, manutenzione e resistenza agli agenti atmosferici. Abbiamo una forte resistenza agli urti e al fuoco.

In più, con le murature isolate in laterizio abbiamo accorciato i tempi di posa in cantiere e quindi i tempi di realizzazione dell’edificio, gestendo meglio anche il tema della sicurezza del cantiere, essendo necessaria solo la squadra di muratori tradizionali.

I blocchi possono essere tagliati in cantiere in qualunque direzione senza subire alcun danno sotto il profilo dell’isolamento, poiché il polistirene interno non si sbriciola grazie alla tecnica di produzione che lo rende omogeneo al blocco. Questa duttilità rende inutile l’utilizzo di costosi pezzi speciali.

Qual è la quota di fatturato che viene reinvestito in innovazione?

Soprattutto negli scorsi anni è stata molto importante, tra il 5 e il 10%. Prevediamo grossi investimenti anche per il rinnovo degli impianti, sia attraverso il loro ampliamento sia per la loro razionalizzazione.

Danesi
Soluzione tecnologica sviluppata per la ricostruzione post-terremoto

Come state affrontando l’innovazione del processo di produzione sotto il profilo della sostenibilità?

Le normative in questo senso sono sempre più stringenti e anche sotto questo profilo stiamo apportando molta innovazione. In prospettiva, gli investimenti richiesti in fatto di sostenibilità totale richiederanno i nostri maggiori sforzi per passare dalle fonti energetiche a metano alle rinnovabili e stiamo pensando all’idrogeno e all’elettrico.

Il nostro settore nei prossimi 15 anni dovrà arrivare a decarbonizzare la produzione facendo ricorso solo a fonti energetiche rinnovabili.

Veniamo ora ai clienti, che sono rappresentati principalmente dai rivenditori, come li assistete?

Abbiamo un ufficio tecnico con cinque professionisti che si occupano dell’assistenza tecnica, dalla progettazione al cantiere: dalla prima fase di promozione tecnica dei nostri prodotti agli studi di fattibilità del progetto architettonico e strutturale (dalla muratura armata con prestazioni antisismiche alla realizzazione di edifici multipiano con prestazioni d’isolamento), fino all’assistenza in cantiere per spiegare alle maestranze come utilizzare il prodotto per ottenere il massimo risultato con il minor spreco di tempo e risorse da impiegare.

Danesi
Le parti realizzate con Normablok più S40 MA oltre ad essere sicure raggiungono una trasmittanza termica di 0,21 W/M²K

L’innovazione richiede tanta formazione, come viene gestita da Danesi?

Da molti anni accompagniamo le scuole edili nei percorsi di formazione, dalla produzione del mattone con visite nei nostri stabilimenti, alla corretta posa in opera in cantiere. Molto importante è anche l’aggiornamento professionale dei professionisti tecnici in edilizia: geometri, architetti e ingegneri.

Infine, la formazione universitaria con la collaborazione nell’attivazione di corsi sul laterizio, cercando di evidenziare le possibilità enormi che questo materiale offre sia dal punto di vista strutturale, sia da quello architettonico e  prestazionale.

Forniamo formazione sia come azienda sia come Consorzio Poroton, a cui siamo associati. Cercheremo di attivare corsi in tutte le università italiane con l’obiettivo di mostrare come l’innovazione abbia reso il nostro ma teriale assolutamente adatto ai nuovi processi costruttivi.

Nell’attuale mercato delle costruzioni quali sono i prodotti in laterizio più richiesti, quelli tradizionali o quelli più innovativi?

Per quanto concerne i volumi, vendiamo più prodotti tradizionali, come il Poroton, prodotti con buone prestazioni e che sono sul mercato da parecchi anni. Si tratta sempre di prodotti che hanno un’elevata biocompatibilità, assieme a ottima capacità portante, isolamento termico, traspirabilità, isolamento acustico, resistenza al fuoco.

Da sempre il mattone Danesi è sinonimo di alto comfort abitativo, perché è un materiale che nasce dalla migliore tradizione costruttiva, ed è composto da una miscela di argille naturali. I nostri sforzi oggi sono concentrati sulla crescita della linea Normablok ad alte prestazioni.

La promozione di questa linea ad alta innovazione richiede sforzi notevoli in virtù del fatto che occorre far comprendere come, a fronte di un maggior costo del singolo blocco, ne consegua un costo della parete finita decisamente inferiore rispetto ad altre soluzioni.

I nostri prodotti innovativi sono assolutamente competitivi rispetto ai prodotti tradizionali e anche rispetto ad altri sistemi costruttivi concorrenti, ma occorre spiegarlo e soprattutto farlo comprendere all’intera filiera: distribuzione, professionisti e imprese di costruzione. Ad oggi nessuna soluzione alternativa può dare certezze in termini di prestazioni e durata come la nostra.

Danesi
La parete in muratura armata Normablok rivestita in pietra a vista

Quale sarà la maggiore sfida 2024 per Danesi?

Come limitare i danni da cambiamenti climatici, quali soluzioni possono garantire sicurezza sismica e isolamento termico in modo duraturo senza impattare sull’ambiente sono alcune delle domande che l’edilizia moderna si pone.

Il nostro obiettivo è far comprendere che Normablok Più è la risposta a tutte le domande. A parità di costi, se non anche a oneri inferiori, le performance delle nostre soluzioni, rispetto a quelle alternative, ci daranno ragione anche nei prossimi anni. La nostra sfida 2024 sarà però quella di far entrare massicciamente la linea Normablok nei grandi cantieri italiani per raggiungere la definitiva consacrazione di un prodotto vincente.

Tutte le tappe dell’innovazione

Con Normablok Più non serve il cappotto termico

I vantaggi della muratura in laterizio, portante o di tamponamento, da sempre sono: solidità, semplicità di realizzazione e durata  nel tempo, ma per garantire anche buoni valori di isolamento termico delle murature è spesso necessaria l’applicazione di un cappotto termico esterno o l’utilizzo di isolante termico in intercapedine.

Tutte lavorazioni che richiedono ulteriori interventi in cantiere. Con Normablok Più questi interventi non sono più necessari grazie all’integrazione del nuovo polistirene additivato di grafite direttamente all’interno del blocco e apposite fasce isolanti che eliminano il ponte termico dei giunti di malta.

Normablok Più Cam

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni e non solo, verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti, fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.

Per soddisfare i requisiti di legge Fornaci laterizi danesi produce l’intera linea Normablok più con certificazione Cam. Tutti i laterizi della linea Normablok più Cam contengono almeno il 15% di materiale riciclato sul peso del prodotto, rispondendo quindi, ai requisiti di conformità ai Criteri Ambientali Minimi Cam.

Normablok Più High Performance (HP)

è la nuova linea di blocchi ad alte prestazioni termiche con trasmittanza termica pari a 0,130 W/m²K con il nuovo blocco Normablok Più S45 Hp.

Normablok Più Muratura Armata (MA)

è una linea completa di blocchi in laterizio ad alte prestazioni termiche concepita da Fornaci Laterizi Danesi per realizzare murature armate in tutte le zone sismiche. Realizzato con laterizio Poroton P800, i blocchi della linea Normablok Più Muratura Armata coniugano ai ben noti vantaggi della muratura armata le prestazioni del polistirene espanso additivato.

Normablok Più Ponti Termici

è la linea di blocchi isolanti sviluppata da Fornaci Laterizi Danesi per realizzare, con una sola posa, la correzione dei ponti termici strutturali di travi, cordoli, pilastri e setti in calcestruzzo armato.

Oltre a garantire un corretto isolamento termico, i blocchi Normablok Più Ponti Termici consentono di realizzare una continuità di materiale (il laterizio) sulla facciata, a vantaggio delle successive fasi di intonacatura.

Pietra facciavista e Normablok Più S40 MA per ricostruire i borghi colpiti dal sisma e riportarli al loro caratteristico aspetto originario.

La parete in muratura armata Normablok Più S40 MA rivestita in pietra a vista, posata con malta di calce, opportunamente ancorata con un’apposita rete in fibra di vetro, è in grado di sostenere, senza mostrare segni di danneggiamento, eventi sismici di intensità doppia rispetto quelli registrati durante la sequenza sismica del terremoto dell’Italia Centrale del 2016.

I blocchi della linea Normablok Più sono la soluzione vincente per la realizzazione di pareti sicure anche in caso di incendio.

Presso il laboratorio CSI, sono state realizzate pareti con blocchi Normablok Più che sono state sottoposte a particolari test, al fine di determinarne la classe di reazione e la resistenza al fuoco.

Tutte le pareti Normablok Più hanno dimostrato eccellenti performance di resistenza al fuoco e hanno ottenuto la certificazione di reazione al fuoco in classe B-s1 d0, dimostrandosi quindi la soluzione ideale per le facciate di tutti gli edifici, anche nel caso di facciate ventilate, nel rispetto della Regola Tecnica Verticale.

di Livia Randaccio

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui