La logistica chiave del successo nel mondo virtuale? Senz’altro è uno strumento molto utile nel supportare la multicanalità, stando ai risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano. Nel rapporto si evidenzia il ruolo che hanno processi, risorse, sistemi informativi e presenza sul territorio, la logistica appunto, nell’accompagnare le aziende che decidono di affiancare il canale online alle reti di vendita tradizionali. Un esempio è dato dai depositi regionali, un tempo transit point, che possono diventare punto di contatto strategico con il consumatore finale in termini di valore e di servizio. Vale soprattutto per i produttori con un deposito centrale rifornito dagli stabilimenti che serve direttamente il mercato, oppure attraverso depositi di secondo livello, ossia i transit point. Mentre per i retailer una delle sfide è come rendere il punto vendita un asset sempre più importante. Attenzione, non si tratta soltanto di trovare l’assetto logistico migliore, ma identificare la soluzione, che i ricercatori definiscono omnicanalità, in cui il consumatore è al centro del processo o meglio dei quattro modelli possibili, scaturiti dall’indagine che si basa sul luogo in cui viene allestito l’ordine e sulla modalità di consegna al cliente.
Nel primo, Consolidation strategy, si prevede sul canale online l’intero assortimento presente a deposito e richiede un basso grado di modifica del punto vendita. È infatti, è sufficiente dedicare uno spazio all’interno del punto vendita al consolidamento degli ordini web. In pratica, la rivendita svolge un ruolo di consolidamento e ritiro del prodotto da parte del cliente. Consolidation and delivery strategy è il secondo modello, che invece è caratterizzato da un allestimento ordini presso un deposito a monte, il consolidamento in negozio e la consegna a domicilio. Ogni punto vendita rappresenta quindi il punto di partenza per giri di consegna all’interno della propria area geografica. La capacità di consegna a domicilio a partire dal punto vendita è ovviamente il presupposto principale ma non va dimenticata la creazione di un’area dedicata allo smistamento degli ordini online.
Poi c’è la Picking and packing strategy per cui nel punto vendita c’è una scorta per il canale online. L’ordine viene allestito in negozio e, poi, ritirato dal cliente finale. Questa soluzione comporta però dei rischi di disservizio per possibili interferenze tra canali per cui è indispensabile nel prelievo dello stock definire delle priorità tra canali vendita. Infine, nella Full fulfilment strategy, si allestiscono gli ordini online nel punto vendita che è anche il punto di partenza per la consegna a domicilio. Certo questa modalità richiede una significativa revisione della struttura, personale dedicato e capacità di consegna a partire da negozio. Usata dalle grandi catene per la possibilità di scegliere in maniera dinamica dove evadere gli ordini elettronici, sulla base dello stock nei diversi nodi della rete e la vicinanza geografica al cliente finale.