Il 2015 è l’Anno Internazionale del suolo, e di conseguenza anche della riqualificazione. Il tema suggerito dall’Onu è stato ripreso dalla categoria dei Geometri con un convegno dal titolo Oltre l’efficienza: la nuova sfida della sostenibilità sarà far dialogare il costruito con l’ambiente. L’obiettivo è esplorare le opportunità che vengono dal settore della riqualificazione energetica in edilizia: un mercato che, secondo Cresme, vale 115,4 miliardi di euro, oltre il 61% dell’intero fatturato di settore. E quello che più conta un segmento che potrebbe generare un 1,7 milioni di posti di lavoro. A patto di favorire interventi in territori già antropizzati. «Per esempio nelle periferie cittadine nate in modo disordinato, sia da un punto di vista urbanistico che della qualità del costruito. Inoltre, sarebbe opportuno rendere strutturali le agevolazioni fiscali previste per questa tipologia d’interventi» afferma Maurizio Savoncelli, Presidente CNGeGL (Consiglio nazionale Geometri e Geometri Laureati) che punta anche alla realizzazione di una filiera della sostenibilità, alla qualificazione di tutti i comparti dove i professionisti della geometrie e più in generale i professionisti di area tecnica possono rendersi promotori del cambiamento dall’altro mettendo a sistema le loro competenze. La proposta di laurea triennale come corso professionalizzante post diploma rientra in questa strategia. Obiettivo? Consumo del territorio zero. Del resto, a puntare sul binomio ambiente-sviluppo economico c’è un mondo intero: dall’Europa all’Onu.