La Cina non è più, da tempo, solo la fabbrica del mondo, una grande area in cui produrre a poco prezzo. E non è più nemmeno la patria della copia, dove i prodotti occidentali sono inesorabilmente riprodotti aggirando i brevetti. Lo dimostra una ricerca dell’Ocse, secondo cui la Cina ha superato i 28 Stati membri della Ue dal punto di vista della percentuale di investimenti in ricerca e sviluppo. La percentuale di soldi investiti in R&S, infatti, rispetto al prodotto interno lordo è arrivata a Pechino e dintorni a quota 1,98%, mentre resta a 1,96% per i Paesi della Ue. Gli investimenti cinesi in ricerca e sviluppo sono triplicati dal 1998, mentre in Europa, ma anche in Usa e Giappone, i fondi stanziati da Stati e imprese sono rallentati. Se considerata per valore, però, la spesa in ricerca e sviluppo cinese resta ancora di un terzo più bassa rispetto a quella europea.