Kesko, distributore finlandese, al vertice del World Happiness Report

In Finlandia il gruppo che distribuisce materiali per edilizia, ma anche alimentari e automobili, è arrivato a toccare un fatturato di oltre 11 miliardi. E continua a espandersi in Europa.

La Finlandia, si sa, è il Paese più felice del mondo, e non da oggi. Sono esattamente sette anni di seguito infatti che è al vertice del World Happiness Report, uno studio prodotto dal prestigioso centro di ricerca sul benessere dell’Università di Oxford, che stila ogni anno, tra le altre cose, la classifica dei Paesi in cui la popolazione è più felice.

Lo studio analizza 130 Paesi ponendo domande agli intervistati sulla qualità della vita in base alla Scala Cantril. A queste rilevazioni il centro di ricerca associa dati relativi al Pil pro capite, all’assistenza sociale, all’aspettativa di vita sana, alla libertà, alla generosità e alla corruzione.

L’Italia è al 41esimo posto in questa classifica, mentre la Finlandia da sette anni si posiziona al primo posto, fattore che qualunque finlandese ci ricorda quando lo incontriamo, quasi a testimoniare che essere felici non è solo una categoria dello spirito: è anche un modo di approcciarsi non solo alla vita, ma anche al mercato, all’economia, alle responsabilità ambientali e sociali che oggi riguardano anche le imprese, nelle loro azioni strategiche e di sviluppo.

Abbiamo dunque molto da imparare dal paese di Babbo Natale e dell’aurora boreale, non solo riguardo la felicità, ma anche per come si possono costruire modelli di business vincenti nel settore della distribuzione di materiali edili, capaci al contempo di operare in Borsa e di agire a livello locale attraverso il coinvolgimento di rivenditori locali associati al gruppo, superando anche i confini merceologici e allargando le proprie capacità di vendita a settori come l’alimentare e quello delle auto.

Sede K-Kampus
La sede principale K-Kampus a Kalasatama a Helsinki

Sostenibilità

Il gruppo Kesko rappresenta un’eccellenza in questo ambito. È un gruppo che la rivista Time ha inserito tra le 500 aziende più sostenibili e responsabili al mondo, posizionandola al decimo posto nel settore Retail (dove peraltro anche l’Italia è ben rappresentata, con il marchio Moncler in prima posizione).

Questo riconoscimento esprime «l’eccellente posizionamento delle aziende finlandesi nelle valutazioni di responsabilità internazionale e mostra l’alto livello del lavoro di responsabilità delle nostre aziende. Per esempio, noi del gruppo K stiamo riducendo le emissioni delle nostre attività e dei prodotti che vendiamo, aggiungendo opzioni salutari alla selezione dei nostri negozi di alimentari, offrendo prodotti che promuovono la transizione verde nel settore delle costruzioni e della tecnologia edilizia, e stiamo ampliando costantemente la nostra rete di ricarica per auto elettriche», ha affermato Matti Kalervo, direttore della sostenibilità di Kesko.

Potremmo dire che esiste dunque un fattore K, che non ha nulla a che vedere con il vecchio fattore K di roncheyana memoria. Ma è un fattore che esprime prima ancora dei risultati aziendali in termini di vendite e redditività per l’azienda e i suoi azionisti, un approccio globale alle strategie di espansione e consolidamento delle attività, che si basano su una forte attenzione alla mission aziendale, su un approccio che basa tutte le scelte sui temi della responsabilità ambientale e sociale, su una forte trasparenza verso gli investitori, su una decisa comunicazione e relazione con i media e con i social (l’azienda è presente su tutte le reti e nel proprio sito mette a disposizione tutte le informazioni anche finanziarie relative alla propria attività), e su una qualità del lavoro che si esprime anche nelle modalità di reclutamento e offerta di lavoro.

Anch’esse, come tutte le altre informazioni, disponibili nel sito web del gruppo, dove tutte le immagini rimandano, e non potrebbe essere altrimenti nel Paese più felice del mondo, a persone che sorridono.

Sede Kesko
Interno della sede di Kesko a Helsinki

I fondatori

La storia di Kesko è iniziata nell’ottobre 1940, quando quattro grossisti regionali (Savo-Karjalan Tukkuliike, Keski-Suomen Tukkukauppa Oy, Kauppiaitten Oy e Maakauppiaitten Oy) si sono uniti per formare l’insegna che ancora oggi porta il nome del gruppo, avviando poi l’attività nel 1941, basata su attività commerciali in negozi generali.

Gli anni Cinquanta sono stati quelli della crescita, grazie anche alla riduzione alle importazioni e alle restrizioni al commercio post bellico, e la rete di rivendite si è allargata grazie alla creazione di negozi specializzati, con la creazione di una rete (K-rautakauppa) che ha iniziato a gestire la logistica del gruppo.

Con la crescita economica post bellica, le aree di commercio del gruppo si sono allargate anche alle macchine agricole e alle auto. Negli anni Sessanta le aree commerciali hanno iniziato non solo a specializzarsi, ma anche a differenziarsi. Per esempio, con l’introduzione dei prodotti freschi nei negozi alimentari.

Negli anni Settanta è proseguita la crescita del gruppo con l’espansione verso anche altri settori retail, come la catena Kesport, e allargando l’offerta ad altri beni di consumo e al settore delle ferramenta.

Gli anni Ottanta sono stati un decennio di grandi investimenti per Kesko. A Turku e Oulu sono state realizzate nuove strutture per i magazzini centrali regionali, e realizzato un nuovo deposito centrale. Per finanziare gli investimenti è stato deciso un aumento del capitale sociale, portando il numero degli azionisti a 20 mila.

Insegne e paesi dove opera Kesko
Insegne e paesi dove opera Kesko

Centralizzazione

Gli anni Novanta hanno rappresentato la riorganizzazione e la centralizzazione delle operazioni, aziendalizzando numerose funzioni al fine di creare un modo di lavorare sempre più orientato al cliente e ai risultati.

I primi anni Duemila sono stati per Kesko gli anni dell’espansione internazionale verso il mercato svedese e in tutta l’area del baltico. Vera punta di diamante di questa strategia è stata l’espansione della rete di rivendite di materiali edili e delle ferramenta, con le tipologie di negozi che vanno sotto l’insegna K-rauta.

L’internazionalizzazione ha potuto giocare anche sulla progressiva espansione di internet e del mercato digitale, che già nel primo decennio del nuovo secolo ha portato al gruppo notevoli miglioramenti dal punto di vista sia della relazione con i clienti, sia nel proseguimento dell’espansione nei paesi baltici.

Dal 2019 Kesko si è trasferita nella sede principale a Kalasatama, cittadina vicino Helsinki, in un edificio chiamato, ovviamente con il fattore K ben in vista, K-Kampus.

In otto Paesi

Oggi la divisione rivendita di materiali edili di Kesko è presente in otto Paesi (Finlandia, Svezia, Norvegia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Danimarca) con diverse insegne (Byggmakker, Davidsen, K-Bygg, K-Rauta, K-Senukai, Oma, Onninen), ognuna specializzata e orientata a una specifica tipologia di clientela e area territoriale.

Per esempio, Onninen serve clienti commerciali nel commercio all’ingrosso ed è leader di mercato nel suo settore in Finlandia, offrendo una selezione completa di prodotti e pacchetti di servizi per appaltatori, industria, operatori del settore delle infrastrutture e clienti al dettaglio.

Attraverso la rete di negozi Onninen Express fornisce anche soluzioni logistiche efficienti e attraverso anche transazioni multicanale. Obiettivo strategico del gruppo è raggiungere un posizionamento ancora più forte nel Nord Europa, soprattutto nelle attività rivolte ai clienti professionisti.

L’attività di rivendita si suddivide in due ambiti, i materiali edili e i negozi tecnici. I clienti delle rivendite edili sono per lo più professionisti tecnici e costruttori, ma anche i consumatori svolgono, come in tutti i Paesi del Nord, un ruolo molto importante nella scelta e acquisto dei materiali.

La quota dei clienti commerciali del commercio tecnico e del commercio dei clienti commerciali del negozio di materiali edili ammonta a oltre l’80% del fatturato totale del commercio delle costruzioni e della tecnologia per l’edilizia. La rete di vendita è organizzata su un totale di oltre 500 negozi, che offrono anche un servizio completo di shopping online.

I conti

Dal punto di vista dei risultati economici e finanziari Kesko nel 2023 ha prodotto un fatturato di 11,78 miliardi di euro. L’utile operativo del gruppo è stato pari 712 milioni di euro, pari al 6% dei ricavi e con un flusso di cassa operativo superiore a 1 miliardo di euro.

Nel 2023 Kesko ha operato investimenti per 679 milioni di euro, pari al 5,7 del fatturato. Il Roe nel 2023 è stato del 13,4%. Nel settore delle costruzioni e delle tecnologie per l’edilizia la redditività nel 2023 è rimasta su un buon livello, anche se si è indebolita rispetto all’anno precedente a causa della flessione dell’attività edilizia e del rallentamento del ciclo produttivo.

Innalzamento dell’inflazione e dei tassi di interesse hanno frenato il settore, che tuttavia ha comunque garantito una buona redditività. Il fatturato di Kesko nel settore dei materiali edili è stato di 4,2 miliardi di euro, in diminuzione dell’8,7% rispetto al 2022, con un utile operativo di 212,5 milioni di euro, pari al 5,0%.

Le prospettive positive a lungo termine nel commercio di materiali per le costruzioni nei paesi nei quali opera Kesko sostengono in ogni caso le strategie del gruppo, che anche nell’ultimo anno ha percorso la strada delle acquisizioni, per espandersi ulteriormente sui mercati internazionali, acquisendo Elektroskand in Norvegia ed estendendo le operazioni in Danimarca con l’acquisizione di Davidsen.

Consolidamento ed espansione sono dunque le due strategie del fattore K di Kesko, alle quali vanno associate l’estrema attenzione alla responsabilità ambientale e sociale dell’azienda, vero bollino di qualità e che esemplifica come, attraverso una sempre maggiore focalizzazione su questi temi, i benefici per l’azienda non sono solo di immagine, ma hanno una diretta e positiva conseguenza anche e soprattutto sui risultati finanziari per i propri azionisti, e i dividendi che la Kesko distribuisce ogni anno sono la riprova di un modello vincente.

di Federico Della Puppa

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