Saranno coordinate a i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi a Bergamo, il progetto e le attività di ricerca sul grafene. Le prove sul materiale saranno condotte nel laboratorio Italcementi di Brindisi e vedranno impegnati il dipartimento di chimica dell’Università di Bologna, centro di eccellenza in Europa con oltre 200 pubblicazioni scientifiche ogni anno sulle più prestigiose riviste del settore, il Technion-Israel Institute of Technology, dipartimento di scienza dei materiali e ingegneria, riconosciuto tra le università tecnologiche all’avanguardia e dotato di un centro di microscopia elettronica di valore mondiale, l’Eindhoven University of Technology, Laboratorio materiali e delle interfacce chimiche, eccellenza nello studio di materiali ibridi e nanocompositi con indagini 2D e 3D di assoluto valore. Italcementi è stata infatti selezionata per entrare a far parte del Consorzio Graphene (Graphene Flagship Project), una delle più importanti iniziative di ricerca mai avviate in Europa sullo sviluppo di nuove tecnologie legate ai materiali: un progetto di innovazione senza precedenti, che prevede dieci anni di ricerca e un finanziamento complessivo di un miliardo di euro. L’obiettivo è sviluppare appieno le potenzialità del grafene e di altri materiali bidimensionali di recente scoperta, favorendo la crescita di nuove tecnologie in grado di rivoluzionare molteplici settori industriali e generare sviluppo economico con la creazione di nuovi posti di lavoro in Europa. In particolare, Italcementi sarà capofila e coordinatore del progetto Cemphene, che mira a sviluppare ulteriormente i cementi fotocatalitici mangiasmog di cui detiene il brevetto, commercialmente noti con il brand i.active. Con il grafene si punta ad aumentare l’efficacia del principio fotocatalitico e a estenderne la sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione.
Gli utilizzi possibili del grafene sono molteplici e non a caso i temi di sviluppo della ricerca europea coprono 11 aree scientifico-tecnologiche che spaziano dall’elettronica all’energia, dai materiali ai nanocompositi, dalla sensoristica all’optoelettronica ai materiali per le costruzioni, come il cemento.