Oltre 80 anni di esperienza dedicati al mondo della casa. Si presenta così Cabrio Group, storico fornitore di materiali per l’edilizia di Salussola, in provincia di Biella. Nata nel 1927, l’azienda si è trasformata cavalcando i cambiamenti del mercato. “Siamo un punto di riferimento storico che punta da sempre sul servizio al cliente come valore fondante” racconta Carlo Cabrio, titolare di una realtà sana e in crescita. E così lui, più che dolersi per la sua azienda, soffre per il futuro incerto del suo Milan…
Domanda. Cabrio Group si appresta a spegnere 80 candeline: ripercorriamo un po’ la vostra storia.
Risposta. In origine, nel 1927, nasce la Cabrio Delio, fabbrica di piastrelle e manufatti in cemento che vendeva anche calce. Poi, nel 1960, subentra mio padre Cabrio e trasforma l’impresa in vendita di materiali per l’edilizia. Io arrivo nel 1984 e adesso sono affiancato dai miei figli.
D. Quali sono stati i principali momenti di crescita?
R. Il primo è stato appunto il 1960, quando mio papà rileva e rivoluziona l’azienda. Ma il grosso cambiamento è arrivato nel 1992, con il cambio di sede: dal nostro magazzino di 1000 metri quadri ci siamo trasferiti a Salussola su un’area più vasta e di circa 30.000 metri quadri (5000 coperti). Ciò ci ha permesso di arricchire l’offerta, inserendo per esempio i prodotti chimici. Se prima facevamo soltanto polveri e materiale edile tradizionale, la nostra esposizione si è ingrossata anche con i nuovi reparti di ferramenta, ceramiche e caminetti. Poi…
D. Prego.
R. Il 2001, quando abbiamo rilevato un’azienda che lavorava il legno (soprattutto per i tetti) e sagomava il ferro. Nasce così la Cabrio Edilizia, specializzata nella lavorazione di questi materiali, che affianca la Cabrio Delio fino al maggio del 2002, quando si consuma la fusione tra le due società.
D. Che cosa ne viene fuori?
R. Un’azienda capace di confermare con più forza la sua importanza e influenza sul mercato, non solo biellese, ma anche quello delle provincie limitrofe di Vercelli e di Novara.
D. Che cosa rappresenta il nome Cabrio per il territorio locale?
R. Un punto di riferimento storico che punta (da) sempre sul servizio alla clientela come valore fondante.
D. Visto che siamo in tema, qual è il trend del mercato locale?
R. Allora, essendo anche un amministratore pubblico (Carlo Cabrio è sindaco di Salussola, ndr) ho il polso della situazione: le commissioni edilizia non le riuniamo quasi mai perché non ci sono più case nuove in costruzione. E se adesso ci arriva tra capo e collo la famosa legge sul consumo del suolo siamo fregati.
D. Se di nuovo non ce n’è più, cosa c’è nel cantiere dell’edilizia?
R. Tanta ristrutturazione. Parlando per noi, quattro cose vanno alla grande: i tetti, i noleggi di ponteggi, i prodotti chimici e le pitture. Mentre è uscito dal radar il materiale edile pesante: mattoni, cemento, sabbia, tubi sono desaparecidos.
D. E lo showroom come sta andando?
R. Devo dire che inizialmente ha sofferto, ma pian piano ha preso a funzionare.
D. Com’è l’andamento del fatturato?
R. Fatturiamo quasi 5 milioni di euro e fino al 2010abbiamo sempre avuto crescite: dal 2010 al 2013 ci siamo stabilizzati e poi è arrivata la legnata del 2014, quando il fatturato è calato del 20%. L’anno scorso abbiamo recuperato il 10-15% e quest’anno viviamo una piccola crescita, attorno al 3-4%.
D.Qual è il vostro punto di forza?
R. Il servizio a 360°, dalla vendita alla messa in posa: progettiamo, facciamo e posiamo.
D. La clientela quanto è cambiata?
R. Le aziende con le quali lavoriamo sono diventate sempre più piccole e poi ci sono anche tanti artigiani.
D. Avete in cantiere nuove strategie per rafforzare la presenza sul territorio?
R. L’unica strategia nella quale crediamo è quella di dare sempre più servizi e consulenza al cliente. Il prezzo conta, ma non è la panacea di tutti i mali.
D. Dulcis in fundo, qualche domandina extralavorativa: il suo cuore calcistico batte per…?
R. Il Milan, da sempre. Ma sono tempi durissimi per noi milanisti!
D. Ha un libro fra le mani?
R. Sto leggendo per la seconda volta Il nome della Rosa, di Umberto Eco.
D. E chiudiamo con gli hobby.
R. Guardi, tra l’impegno politico e la mia azienda, purtroppo di tempo libero non ne ho più. Avevo l’hobby per il calcio e per tanti anni ho fatto il presidente di squadre.