Intelligenza artificiale nuova frontiera per il retail

Secondo gli analisti di Frost & Sullivan, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, alimentati dalla combinazione di cloud, big data e nuovi algoritmi, stanno trasformando il settore delle vendite al dettaglio. L’intelligenza artificiale sfrutta i big data per automatizzare, predire e personalizzare. Le attività commerciali al dettaglio stanno quindi testando e implementando queste applicazioni per ottenere un forte vantaggio competitivo. Il punto chiave per l’intelligenza artificiale nell’ambito delle vendite al dettaglio è la relazione con i clienti. In tempi di preoccupazione per il settore retail, il rinnovamento di questo settore rappresenta una ventata di aria fresca che porterà molte opportunità per il futuro.

Il tema è analizzato nello studio Global Artificial Intelligence Opportunities in Retail, 2017 e offre una panoramica sull’intelligenza artificiale e la sua rilevanza per le imprese nel 2017. Lo studio valuta la fattibilità commerciale e l’impatto delle applicazioni retail nell’ambito dell’intelligenza artificiale, sia attraverso l’integrazione con flussi di lavoro esistenti o creandone di nuovi. Esplora inoltre strategie per sfruttare l’intelligenza artificiale rivolte ai commercianti al dettaglio o rivenditori di prodotti informatici e l’imperativo per entrambi di adottare una mentalità incentrata sui dati. Alcuni degli operatori chiave del mercato sono Amazon, Ocado, Ibm e Softbank.

«Migliorare e rifocalizzare l’esperienza dei clienti online e offline deve essere il principio guida per tutte le attività commerciali al dettaglio», afferma Vijay Michalik, analista del gruppo per la Trasformazione Digitale. «Le grandi aziende tecnologiche e le startup tecnologiche in ambito retail sono in testa per la crescita, specialmente nel commercio elettronico, e gli effetti delle reti informatiche potrebbero significare che i ritardatari non riusciranno mai a colmare questo divario. I commercianti di vecchia data con negozi fisici o soluzioni di e-commerce devono adottare urgentemente queste tecnologie per tornare ad essere competitivi».

I commercianti al dettaglio e gli operatori del settore tecnologico stanno investendo nell’intelligenza artificiale e creando opportunità che rivoluzioneranno il mercato. Alcuni casi d’uso emergenti sono, per esempio, i bot (programmi robotici) per la chat e assistenti virtuali. Questi strumenti dotati di intelligenza artificiale volti al coinvolgimento diretto dei clienti consentono un’esperienza senza soluzione di continuità nell’ordinare i prodotti. I bot di chat hanno capacità di domanda-risposta e di raccomandazione che li rendono un canale di vendita altamente scalabile e, allo stesso tempo, personale. Nel marketing i modelli di intelligenza artificiale possono utilizzare i dati per predire e assegnare priorità alle campagne e ai canali di maggior successo, fornendo questi dati ai responsabili delle decisioni. L’intelligenza artificiale serve anche a ottimizzazione della catena di approvvigionamento e dell’inventario. Oltre alla maggiore accuratezza e tempestività rispetto ai sistemi tradizionali, gli strumenti dotati di intelligenza artificiale possono prevedere gli scenari futuri per la domanda e offerta.

«Nell’era dell’intelligenza artificiale, i dati sono l’oro digitale e la disuguaglianza dei dati rappresenterà un importante campo di battaglia», conclude Michalik. «L’ottimizzazione in tutte le funzioni aziendali richiederà una pipeline sempre maggiore di raccolta dati, che richiederà a sua volta nuovo hardware, software e strumenti di networking. Il mercato deve prestare attenzione anche ai requisiti di sicurezza per la raccolta dati relativa all’analisi dei clienti e all’intelligenza artificiale».

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