Infrastrutture verdi per migliorare la resilienza delle città ai cambiamenti climatici

La crescente enfasi sulla resilienza delle città ai cambiamenti climatici è un aspetto sempre più centrale nella pianificazione urbana, soprattutto in Europa e, di conseguenza, nelle nostre città. Questa tendenza continuerà a guadagnare importanza, sia in considerazione dell’aumento della popolazione sia a causa dell’aggravarsi degli effetti dei cambiamenti climatici.

Diventa quindi imperativo che le città si evolvano verso una maggiore sostenibilità. Tra le diverse strategie adottabili, l’inverdimento urbano e le relative infrastrutture verdi rivestono un ruolo chiave, applicabili attraverso veri e propri sistemi, concepiti per integrare elementi naturali come piante, alberi, arbusti e vegetazione, all’interno o all’esterno delle strutture degli edifici stessi.

Tali infrastrutture sono progettate per svolgere diverse funzioni positive, sia per l’ambiente che per la qualità della vita nelle aree urbane. Tra le principali infrastrutture verdi sugli edifici si includono i tetti verdi, le facciate green, i giardini pensili, i sistemi di recupero delle acque piovane, le pareti viventi, i sistemi fotovoltaici integrati, i sistemi di compostaggio e persino gli alveari urbani.

Queste infrastrutture non solo contribuiscono a migliorare la sostenibilità ambientale degli edifici e delle aree urbane, ma offrono anche benefici significativi per il benessere degli abitanti, favorendo peraltro la «bellezza delle città». Ai distributori di materiali per l’edilizia spetta il compito cruciale di fungere da promotori, guidare le scelte e fornire la tecnologia più adatta per la realizzazione di questi sistemi.

Durante la stagione estiva, le infrastrutture verdi possono generare un effetto di raffrescamento, riducendo la temperatura superficiale dell’involucro dell’edificio e la temperatura nell’ambiente circostante e all’interno degli spazi adiacenti. 

Sempre in questa stagione, le coperture vegetali posizionate sugli edifici svolgono un ruolo importante nel contrastare l’effetto delle isole di calore urbane, grazie all’evapotraspirazione delle piante, che incrementa l’umidità relativa dell’aria circostante. Inoltre, tali coperture, fungendo da barriera protettiva contro la radiazione solare diretta e offrendo un efficace ombreggiamento, contribuiscono alla riduzione della quantità di radiazione riflessa nell’atmosfera.

Durante la stagione invernale invece, a seconda della localizzazione geografica, delle variazioni microclimatiche e dell’orientamento delle superfici con copertura vegetale, queste infrastrutture possono contribuire a migliorare l’isolamento termico dell’edificio, riducendo le perdite di calore verso l’esterno.

Da evidenziare, come le coperture vegetali possono incrementare l’efficienza nella generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante sistemi fotovoltaici, grazie al mantenimento delle temperature superficiali del tetto al di sotto dei 30-35 gradi.
La diminuzione del consumo di energia porta a una riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera, contribuendo così a mitigare i cambiamenti climatici. Inoltre, le piante, grazie al processo di fotosintesi clorofilliana, assorbono la Co2 presente nell’aria e rilasciano ossigeno, contribuendo in tal modo alla mitigazione dell’inquinamento dell’aria nell’ambiente.

Oltre a ridurre le emissioni di Co2, esse hanno la capacità di assorbire e trasformare in modo biologico diversi composti inquinanti. Contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria negli spazi interni e il comfort abitativo, avendo un impatto positivo sul benessere termico, igrometrico e sulla percezione olfattivo-respiratoria.

Portano la natura nei contesti urbani, contribuendo ad arricchire la biodiversità. Offrono una soluzione per il drenaggio sostenibile nelle aree urbane, semplificando la gestione delle acque piovane. In aggiunta, possono contribuire al risparmio idrico, consentendo la raccolta delle acque piovane per l’irrigazione o per altri scopi.

di Roberto Bolici – Professore associato in Tecnologia dell’Architettura, Politecnico di Milano (da YouTrade n. 143)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui