L’immobiliare in Spagna dà lievissimi segni di ripresa. Minimi, però. Secondo Tecnocasa, nel primo semestre del 2014, a livello nazionale, i prezzi non sono variati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la maggior parte si ricerca la prima casa, preferite le zone centrali della città, in edifici che propongono appartamenti usati. La tipologia più richiesta a Madrid è una soluzione di circa 62 metri quadri, per la quale si servono circa 100.500 euro, mentre a Barcellona la metratura sale di poco, 67 mq e si spendono circa 130.00 Euro.
Non mancano gli investitori che rappresentano il 25% delle compravendite (Il rendimento annuo lordo di un bilocale è il 7,8%). Da sottolineare che un elevato numero di acquirenti non ricorre al mutuo, disponendo di capitale proprio. La cultura della casa di proprietà accomuna la Spagna con l’Italia: i clienti optano più per l’acquisto che per la locazione. Nonostante questo, negli ultimi tre anni, è aumentato il numero di coloro che scelgono di andare in affitto. L’85% degli acquirenti è di nazionalità spagnola e per lo più di sesso maschile, di età compresa tra i 25 e i 44 anni, con un impiego a tempo indeterminato. Il restante 15% è rappresentato da stranieri di varie nazionalità.