Le rinnovabili non sono tutte uguali, tanto che nel 2013 il mercato italiano delle bioenergie ha mostrato due andamenti profondamente diversi: una crescita positiva per biogas agricolo e biomasse agroforestali, uno stallo sostanziale per inceneritori ed impianti a oli vegetali. Le prime, in particolare, hanno fatto registrare numerose nuove installazioni, soprattutto grazie agli impianti di piccole dimensioni, sotto ai 2 MW, e alcuni interventi di rifacimento su impianti di grandi dimensioni. È quanto emerge dall’ultima edizione del report Rinnovabili Elettriche Non Fotovoltaiche dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Al tema a Milano è stato dedicato il convegno Biomasse: superamento degli ostacoli e generazione di opportunità per l’evoluzione di un business sostenibile, in Italia e all’estero, promosso da Tractebel Engineering Italia (gruppo Gdf Suez) che fornisce soluzioni tecniche innovative e di alta qualità per i settori Power, Industry e Oil & Gas – con il patrocinio di Assorinnovabili e Asla. Secondo Eugenio Ferro, amministratore delegato di Tractebel Engineering Italia, «se nel nostro Paese gli investimenti nel settore delle rinnovabili si sono ridimensionati negli ultimi anni, ciò non vuol dire che non esistano interessanti opportunità, anche al di fuori dei confini nazionali. Grazie alla profonda conoscenza dei mercati internazionali e alle competenze tecniche maturate nel settore, Tractebel Engineering è in grado di fornire una consulenza mirata alle aziende che intendono investire nelle biomasse, sia in Italia che all’estero».