Arriva una stangata supplementare, a sorpresa: entro il 16 settembre bisognerà pagare l’Imu anche sui terreni agricoli, se questi si estendono sotto i 600 metri sul livello del mare. Finora i terreni che ricadono in aree montane o di collina sono stati esenti dall’Imu. L’individuazione delle aree doveva arrivare con un decreto. Ora, però, è stata predisposto (come previsto dall’art. 22 comma 2 del d.l. 66/2014) un decreto che riduce drasticamente l’elenco dei comuni montani. Il decreto è stato pubblicato il 1° dicembre sul sito del Ministero delle finanze e dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Con una trappola: i tecnici del Mef hanno deciso a tavolino che, ai fini della tassa, l’altitudine di una località è determinata dal punto in cui ha sede il municipio, che di solito non si trova su un pendio con boschi e prati. Il decreto interministeriale riduce l’esenzione dall’Imu, riducendola ai soli comuni al di sopra dei 601 metri di quota. Iil versamento deve essere effettuato, in ogni caso, entro il 16 dicembre. Restano esenti i terreni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali dei comuni a un’altitudine compresa fra 281 metri e 600 metri. Da questo link si può scaricare l’elenco dell’Istat che contiene l’altitudine dei comuni italialiani.