Occupazione: i servizi trainano la ripresa

È il terziario a trainare la ripresa con 267mila nuovi posti di lavoro, di cui ben 233mila negli ultimi due anni. Infatti, il numero degli occupati del settore è oltre i livelli registrati della crisi (+1,74%) , ma anche agricoltura e industria, il cui calo di addetti negli passati è stato più contento rispetto all’edilizia, hanno visto crescere il numero degli occupati negli ultimi due rispettivamente di 26mila 300 e 48mila occupati. Certo, già si sapeva che il comparto delle costruzioni dal 2008 a oggi ha perso 464mila posti di lavoro, pari al 23,78% degli addetti.

Una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Istat, evidenzia che il deflusso è continuato persino negli ultimi due anni, con, 64.900 posti in meno rispetto al 2013, quando invece gli altri settori hanno registrato lievi segnali di ripresa.
L’analisi prosegue a livello regionale ed evidenzia come solo in Liguria, il numero degli operatori sia in linea con i valori pre-crisi (+0,94%), mentre nel resto del Paese la percentuale scende parecchio, con punte del 46,67% in Molise, del 39,09% in Calabria e del 38,73% in Sicilia. Una diminuzione marcata anche in Emilia Romagna (-29,33%), Valle d’Aosta (-29,16%) e Umbria (-29,14%). Solo al Nord il calo è più contenuto seppur rilevante: in Lombardia gli occupati nel settore costruzioni scendono del 22,77%, in Piemonte del 16,73%, in Trentino del 15,63%.

Lavoro in cantiere
Lavoro in cantiere

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