Boom immobiliare. E questa volta non sono le grandi città a trainare i rogiti. Gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, relativi al primo trimestre 2021 indicano un aumento del 38,6% delle compravendite rispetto al trimestre 2020. Certo, infuriava il covid, anche se solo da febbraio in poi. Sono oltre 45 mila in più le abitazioni scambiate da gennaio fino a marzo 2021. In realtà, però, il dato supera anche quello relativo al 2019, quando il virus non c’era. In questo caso l’aumento è stato del 17%.
L’altra sorpresa riguarda le scelte. I maggiori aumenti, infatti, si sono registrati nei comuni minori (+43,3%): sono 33 mila in più rispetto rispetto al primo trimestre 2020 e 19 mila sui primi tre mesi 2019. Nelle otto città più grandi, invece, la crescita si ferma al 24,4%, con Genova a +36,7%, Roma, Torino e Napoli a +30%, mentre Milano, Bologna e Firenze, hanno fatto segnare aumento del 14,4%, 14,9% e 17,3%.
Da notare che il 75% di acquisti è avvenuto con agevolazione prima casa (era 74,7% nel primo trimestre 2020), mentre per il 52% ha contribuito un mutuo con tasso medio di interesse dell’1,84%.