Il Consiglio nazionale dei centri commerciali elogia il ruolo dei centri commerciali. Lo ha fatto organizzando un convegno: Non solo shopping: un nuovo ruolo. Una nuova immagine (e un nuovo nome?) per i centri commerciali, che si è tenuto il 18 settembre a Milano. Secondo l’associazione, l’industry dei centri commerciali oggi non è solamente un volano per lo sviluppo socio-economico dei territori, ma rappresenta anche un importante motore di sviluppo relazionale: si configurano invece sempre più come luoghi di aggregazione e socializzazione in cui trascorrere tempo libero o fruire di servizi beneficiando di orari/calendari coerenti con le esigenze delle famiglie italiane.
Secondo quando emerso nel convegno, inoltre, gli shopping center non sono più cattedrali nel deserto, ma sono sempre più insediati nei centri città e promotori di importanti riqualificazioni urbane.
“La fruizione del centro commerciale si configura, nell’epoca della ricerca esperienziale, come un’attività completa e integrata, e una modalità di utilizzo del tempo libero che può essere ricca e soddisfacente”, sostiene Massimiliano Panarari, sociologo della comunicazione all’Università Luiss. “Precisamente quella che possiamo chiamare l’esperienza centro commerciale e che, pur trovando ovviamente nello shopping un perno fondamentale, ormai da tempo lo supera e lo integra. In un Paese come il nostro, dove i consumi sono stati a lungo oggetto di disapprovazione da parte di culture politiche e sociali, il centro commerciale va letto nei termini positivi della generazione di nuovi legami relazionali e della messa a disposizione di servizi a valore aggiunto e facility, soprattutto in certe aree svantaggiate dal punto di vista logistico e dei servizi, e per certe fasce di popolazione che vanno dagli anziani ai giovani”.