Il Rotary in campo contro il Covid-19

Fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, il Rotary Distretto 2042, che comprende i Club delle province di Bergamo, Monza Brianza, Sondrio, Varese, Lecco, Como e parte nord di Milano, ha avviato il progetto Covid-19 Emergency che, attraverso la commissione di azione internazionale distrettuale presieduta da Alberto Barzanò, ha immediatamente attivato i contatti con altri Club sparsi per tutto il Globo.

“L’obiettivo di tale iniziativa è unire le forze a livello, non solo nazionale, ma anche internazionaleper far fronte al virus che ha colpito in particolare la Lombardia e Bergamo, dove i contagi sono in costante aumento e purtroppo le morti, e che ora non risparmia l’Italia intera”, spiega il Governatore del Distretto Giuseppe Navarini. “Il Distretto 2042 è quindi costantemente impegnato nel cercare forniture e donazioni di prodotti sanitari necessari per aiutare il personale medico a combattere in forze questa epidemia. Abbiamo aiutato ad acquistare 1000 tute protettive, recuperate qui in Italia, già consegnate alla Fondazione Pro Elisoccorso. 1000 guanti lunghi protettivi sono in arrivo e siamo in trattativa con la Cina per reperire moltissimo materiale sanitario: 50.000 mascherine FFP2, 10.000 camici chirurgici, 3.000 respiratori “piccoli” e respiratori “grandi” insieme a 2.000 paia di occhiali protettivi.”

Il Distretto 2042 è in continua comunicazione con ospedali, Comuni e strutture di soccorso per raccogliere richieste di aiuto e di supporto. A seconda delle richieste, parte la ricerca a livello globale della merce attraverso analisi delle offerte e specifiche richieste di pareri tecnici di idoneità delle stesse, prima di partire con una trattativa con i fornitori prescelti, quasi tutti cinesi finora. È stato stabilito un “ufficio export” a Shanghai per mantenere un contatto diretto con i fornitori ed assisterli nelle procedure di export. Non solo all’estero, ma anche in Italia, il Distretto è alla strenua ricerca di donazioni da parte di privati, fondazioni, banche, industrie, dalla stessa Rotary Foundation, per acquisire mezzi finanziari che potenzino le capacità del Distretto di acquisire materiale sanitario.

Grazie a tali procedure e al costante lavoro del Distretto sono state reperite in Italia un altro migliaio di tute protettive e sono in arrivo due ordini dalla Cina, per un totale di 30.000 mascherine. Proprio in questi giorni, il Distretto ha ricevuto in donazione dei flaconi di gel lavamani disinfettante consegnati alla Polizia Municipale di Bergamo e distribuiti ai volontari bergamaschi per la consegna di pasti a domicilio. Inoltre, è stato acquistato uno stock di 509 guanti, 300 mascherine FFP2 e 350 tute protettive che saranno consegnati a chi ne ha più bisogno.

Nella maggior parte dei casi comunque, la Cina si conferma la prima a rispondere alle esigenze del nostro Paese. Proprio in questi giorni il canale aperto dal Distretto con l’organizzazione no profit HuaQiao di Shanghai sta portando a grandi risultati. Attiva in Cina nel fornire assistenza a progetti sponsorizzati da enti di beneficenza, la sinergia e il networking sono gli elementi che la caratterizzano e che l’hanno spinta a venire in auto agli italiani. Si verrà così a creare una linea di finanziamento per l’acquisto di prodotti direttamente in Cina, che servirà soprattutto per ottenere le forniture in modo più rapido.

Tra i vari canali internazionali attivati, grande attenzione alla situazione italiana viene dal Dr. Markus Rösler, membro del Parlamento statale del Baden-Württemberg. Il Dr. Rösler segue l’evolversi del virus in Italia attraverso il contatto diretto con il Rotary Distretto 2042 per trasmettere in prima persona le informazioni al Ministro della Sanità del Baden-Württemberg, Manfred Lucha, al quale ha sollecitato la necessità di un aiuto concreto. Il Dr. Rösler dichiara: “L’Italia, e soprattutto le città e gli ospedali di Bergamo, hanno bisogno della solidarietà, dell’aiuto e del sostegno dell’Unione europea. Medici e infermieri lavorano con impegno e sono allo stremo. È vergognoso, per me personalmente, che finora non sia stato possibile fornire tute protettive e altri materiali sanitari provenienti dal resto dell’UE. L’Unione europea deve dimostrare, soprattutto in tempi di crisi, che non pensa solo all’economia o addirittura all’egoismo nazionale, ma anche a valori comuni, sostegno reciproco e solidarietà. Vorrei esprimere il mio rispetto e un grande ringraziamento ai membri del sistema sanitario che fanno tutto ciò che è umanamente possibile in condizioni estremamente difficili”.

Il Rotary Distretto 2042 non si ferma qui e persegue nell’obiettivo di raccogliere il maggior numero possibile di prodotti sanitari, indispensabili per far fronte all’emergenza Coronavirus.

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