Il mercato delle costruzioni tra alti e bassi

MAGGIO 2024

Le attese delle aziende sono fredde, ma il mercato delle costruzioni a maggio registra una ripresa della produttività dopo il calo di aprile.

Dopo i segnali di rallentamento di aprile, gli indicatori delle attese dei mercati mostrano ancora una volta un andamento altalenante, con rimbalzi di vario tipo che evidenziano sempre più l’andamento discontinuo dell’economia nel suo insieme e in particolare quella del settore delle costruzioni.

Le imprese rimangono in balìa degli eventi di breve e brevissimo periodo, che modificano il sentiment e che a maggio evidenzia una stabilizzazione verso il basso della fiducia delle imprese, sia a livello nazionale che dell’Area euro, mentre a livello europeo si nota un ulteriore calo della fiducia, dato dalla forte tendenza al ribasso dei paesi fuori dall’Area euro, a significare che i Paesi con moneta unica sono in questo momento di incertezza mondiale un po’ meno esposti, lato costruzioni, alle fluttuazioni dei mercati internazionali e locali.

In ogni caso, il livellamento al basso evidenzia un rallentamento che, in questa fase, potrebbe anche essere interpretato come un fattore positivo, se messo in relazione con gli altri indicatori.

Andamento mercato costruzioni maggio 2024
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat

Gli indicatori

A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta solo il settore industriale in leggera ripresa, con la fiducia che inverte la rotta negativa del mese precedente, riportandosi sui livelli di marzo, mentre per gli altri settori si rileva una frenata complessiva, con la fiducia dei consumatori ancora al palo, anche se si potrebbe notare un leggero incremento rispetto al dato molto negativo di aprile, ma con valori in linea con i punti più bassi degli ultimi 12 mesi, segno di una incertezza che influisce direttamente sui consumi e sugli investimenti.

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat

Per l’economia italiana, dunque, si evidenzia la prosecuzione di un attendismo e di una incertezza data dalla situazione politica internazionale, anche in ragione delle scadenze elettorali e delle notizie economiche sulle esigenze di restrizione delle manovre, a causa dei deficit sul bilancio dello Stato innescati dai bonus edilizi.

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat

Edilizia

Nonostante questi attendismi e questa riduzione del clima di fiducia generale, il mercato delle costruzioni mostra nel mese di maggio una ripresa significativa dei due indicatori previsionali, quello legato agli ordini e ai piani di costruzione delle imprese e quello legato alle aspettative occupazionali.

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat

Il rimbalzo di maggio è evidente, dopo il forte calo di aprile, e segue in qualche modo il nuovo indicatore che da questo mese presentiamo su queste pagine, ovvero quello legato alla produzione nelle costruzioni.

Questo indicatore che, per motivi statistici è legato alle rilevazioni Istat, che presentano un aggiornamento con un mese di scarto rispetto agli altri indici, evidenza una crescita nel mese di aprile, dopo il calo dei due mesi precedenti, con un livello produttivo superiore a 38 punti rispetto alla media del 2021, che costituisce la base 100 dell’indicatore.

La curva esprime a tutti gli effetti il livello produttivo del settore che, rispetto alla media del 2021, è cresciuto quasi del 40%, e che anche se si attestasse nei prossimi mesi a valori inferiori, comunque farebbe segnare un livello produttivo molto positivo per il settore, anche in uno scenario di progressivo calo per l’esaurirsi della spinta del superbonus.

Inflazione

In questo scenario le buone notizie sul fronte inflazionistico garantiscono una stabilità molto positiva per i mercati. A maggio rimane stabile allo 0,8% il tasso di inflazione, sia a livello nazionale per l’indice Ipca europeo.

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +1,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e si interrompe quella dei regolamentati (da -1,3% a +0,7%) e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,8% a +4,3%).

Nel mese di maggio l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera, così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,1% a +2,0%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.

A Cura del Centro Studi YouTrade

 

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