Costruire secondo i requisiti Leed conviene. Soprattutto se l’edificio in questione è il più alto del mondo: la Shanghai Tower con i suoi 632 metri ha ottenuto la certificazione Platinum per la categoria Core & Shell, che riguarda gli elementi di base dell’edificio come la struttura, l’involucro e il sistema Hvac (Heat, ventilation, air conditioning). E infatti, il nucleo centrale con grandi colonne e una piastra per ogni piano, più le pareti dell’involucro utilizzano il 32-35% in meno di cemento e acciaio, rispetto a qualsiasi altro edificio convenzionale. Che si traduce in un risparmio di 58 milioni di dollari. La doppia pelle della struttura funziona come un thermos che da un lato raccoglie e usa la luce diurna per ridurre l’illuminazione artificiale al minimo e tra tutti i suoi sistemi di gestione quello delle luce da solo farà risparmiare più di 556 mila dollari ogni anno in energia. La forma a spirale invece crea una parapetto dalla superficie asimmetrica che raccoglie l’acqua piovana, che alimenta i sistemi Hvac, mentre le turbine eoliche situate direttamente sotto generano energia in loco. Risultato? La riduzione del 35-40% del consumo di energia per riscaldamento e raffrescamento e il 40% in meno di acqua rispetto a una struttura delle stesse dimensioni che equivale a un risparmio di 675 milioni di litri di acqua all’anno, pari a 245 piscine olimpioniche.
La torre, edificata nel centro di Pudong, l’area commerciale e finanziaria della città più popolosa del mondo, è un esempio di quanto la Cina stia cercando almeno nel settore dell’edilizia di arginare le emissioni inquinanti. Tanto che il Paese è il secondo mercato per Leed dopo gli Stati Uniti, con 118,3 milioni di metri quadrati lordi di spazio che partecipano al sistema di rating Leed.