Il governo taglia i bonus casa. Il meccanismo di detrazione fiscale che ha consentito migliaia di interventi di riqualificazione, con il conseguente abbattimento dell’inquinamento e del consumo di combustibile, ma che ha permesso anche la sopravvivenza del settore dell’edilizia, è nel mirino del nuovo esecutivo. Lo scrive il Sole 24Ore. Secondo il quotidiano economico, è allo studio del governo un decreto con «limiti per alcune tipologie di interventi», che spesso equivalgono all’azzeramento o, almeno, a scoraggiare ogni iniziativa.
Il decreto è allo studio del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e prevede il ritocco dei parametri per gli sconti fiscali, in particolare della riqualificazione energetica.
Insomma, addio ecobonus e sogno di riqualificare il patrimonio abitativo come, tra l’altro, impone una direttiva europea (oltre che il buon senso). Secondo quanto scrive il quotidiano, dovrebbero essere introdotti massimali unitari, parametrati al metro quadrato o al kilowatt, per «rendere più trasparente il sistema». Le restrizioni su che cosa e su come si possono eseguire i lavori, sarebbero introdotte perché secondo il ministero i valori ammassi ora sarebbero troppo bassi. Risultato: molti lavori non saranno presumibilmente eseguiti.
Uno dei casi descritti è quello degli infissi. «Per l’acquisto e la posa in opera di un prodotto in zona climatica C, ad esempio in Campania, la stima delle imprese della filiera è che serva una cifra che si aggira intorno agli 800 euro al metro quadrato, considerando serramento, installazione, costo di avvolgibile, controtelaio, cassone e assistenza muraria. In zone climatiche mediamente più fredde si sale, fino a sfiorare i mille euro». Ma ora i parametri dovrebbero abbassarsi e con il nuovo decreto saebbe possibile recuperare solo 350 euro al metro quadrato. Alla fine la detrazione sarebbe di 175 euro contro gli attuali 400 euro. Oltre il 50% dello sconto fiscale in meno, insomma. Prevista anche la riduzione da 120mila euro a 30mila euro del costo massimo (ora con bonus del 50%) per l’acquisto e la posa di schermature solari (con un massimo di 15mila euro), e un limite di 23mila euro (detrazione massima del 65% di 15mila euro) per i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti, che ora non hanno limite di spesa. Analoghe riduzioni, se il provvedimento sarà messo a punto e probabilmente inserito nella legge di Bilancio, riguarderanno altri aspetti, come la domotica.
Un altra modifica riguarda il bonifico necessario per usufruire della detrazione fiscale. Con il provvedimento del nuovo governo non dovrà più contenere solo la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico viene effettuato, ma dovrà contenere anche «il numero e la data della fattura» che viene pagata.