Gli italiani tornano a sognare la casa di proprietà, complici la flessione dei prezzi e un mercato in fermento, ma l’offerta non li soddisfa. Almeno stando al sondaggio Abitare 2016, condotto dal portale idealista. Infatti, l’80% degli utenti intervistati si è detto più propenso ad acquistare casa che ad affittarla, ma il 68% del campione (3.892 individui) giudica inadeguato lo stock di immobili in vendita. Ai bassi standard qualitativi si affiancano la contrazione dei redditi e l’erosione dei risparmi delle famiglie che sembrano aver ridotto la disponibilità d’investimento molto più di quanto si siano ridotti i prezzi di mercato negli ultimi anni.
Ma cosa cercano? Abitazioni di tre o più stanze in buono stato , in quartieri semi-centrali delle città, ben collegate dai mezzi di trasporto pubblico ed efficienti dal punto di vista energetico. La diponibilità di spesa però non supera i 200mila euro nel 60% dei casi, percentuale che arriva all’80% includendo coloro che dichiarano di poter spendere sino a 300mila euro), mentre si assottiglia il numero di persone che dichiara di poter spendere di più, che è diminuito del 10% rispetto alla rilevazione di 3 anni fa. La classe energetica è ritenuta importante dal 65% degli utenti, gli scettici sono il 35%. E la tecnologia fa rima con risparmio energetico, riqualificazione, ambiente. A rendere i cittadini più consapevoli su questo tema è anche la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali sugli interventi di riqualificazione e di ristrutturazione, prorogate anche per quest’anno. Secondo l’ufficio studi idealista l’indagine evidenzia la necessità per l’offerta di riposizionarsi su standard qualitativamente più elevati, per venire incontro a una domanda più selettiva. Riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio immobiliare diventano le parole d’ordine per chi vuole vendere oggi e nel futuro.