I vincitori dell’Architecture Student Contest di Saint-Gobain

L’Architecture Student Contest promosso da Saint-Gobain ha visto vincitore Vihreä, progetto realizzato da Barbara Mura, Emanuele Tomatis e Marco Cislaghi del Politecnico di Milano, supportati da Laura Elisabetta Malighetti, docente associato al Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni del Polimi. Al concorso, il secondo posto è andato sempre al Politecnico di Milano e il terzo all’Università Degli Studi dell’Aquila.

Questa era la 19esima edizione dell’Architecture Student Contest, concorso internazionale promosso da Saint-Gobain che ogni anno affida agli studenti un task specifico di riqualificazione di un’area di una città che, nel 2024, è Helsinki. Alla fase nazionale del Contest hanno partecipato 61 studenti provenienti dalle Facoltà di Architettura e Ingegneria Edile di Università Italiane.

Il Contest e il task di gara

L’Architecture Student Contest, a partire dalla sua prima edizione nel 2004, ha saputo imporsi nel panorama internazionale come uno dei più importanti premi dedicati agli studenti di architettura e ingegneria di matrice privata, con l’obiettivo di promuovere la cultura del costruire sostenibile, sicuro ed energeticamente efficiente, contribuendo così a creare spazi di eccellenza che migliorino la qualità della vita quotidiana.

Il task di gara su cui gli studenti si sono confrontati quest’anno ha riguardato la riprogettazione di un’area residenziale della capitale finlandese dedicata a cittadini e ricercatori in una zona individuata tra l’Università Viikki Research Farm e l’Ospedale Veterinario Veterinary Teaching Hospital.

Il progetto vincitore ha un titolo con due significati: Vihreä significa verde in finlandese, e quindi evidenzia l’importanza della vicinanza con la Riserva Naturale a sud del lotto, e allo stesso tempo è l’acronimo di Vikki Inclusive Housing Regeneration of an Ecobased Area. Gli obiettivi del progetto sono riassumibili in tre concetti: inclusività nelle soluzioni e nelle funzioni per i cittadini, gli studenti e i ricercatori, modularità espressa architettonicamente per dare flessibilità agli spazi interni e permeabilità che caratterizza lo spazio aperto verso la Riserva. Il progetto vede una grande attenzione alla sostenibilità: spicca, infatti, l’utilizzo di materiali locali e biogenici in tutte le soluzioni tecniche, oltre all’impiego della prefabbricazione grazie all’utilizzo di sistemi realizzati offsite a secco.

La giuria era composta dagli esperti Architetto Michele D’Ambrosio (Technical Director Architectural Department ESAengineering); Ingegnere Nicola Greco (Façades Director per Deerns); Ingegnere Marco Angelosanti (Bim e Digital Engineer per Lombardini22); Architetto Tecla Caroli (Sustainable Development Advisor per Arup); Architetto Francesca Anelli (Responsabile Formazione Tecnica Saint-Gobain Italia) e Architetto Patrizia Malatesta (Business Development Manager Saint-Gobain Italia).

Gli esaminatori hanno così motivato la vittoria del team: «Vihreä si distingue per la qualità e l’innovazione della composizione architettonica. Si presenta integrato nel contesto urbano e si apprezza la cura della morfologia attinente alle caratteristiche del luogo. Emerge la ricerca per nuove soluzioni tecnologiche ben integrate a quelle architettoniche e un uso consapevole degli strumenti digitali. Si configura come il progetto con il sapore più internazionale ma che può ben rappresentare la qualità italiana».

I primi classificati si sono aggiudicati un premio di 2.500 euro e l’accesso alla Fase Internazionale. I secondi e terzi, invece, hanno ricevuto un premio, rispettivamente, di 1.500  e 1.000 euro.

La Fase Internazionale si terrà a Helsinki dal 10 al 12 giugno 2024. I primi classificati di ciascuna fase nazionale presenteranno i propri progetti a una giuria internazionale che determinerà i vincitori assoluti a livello globale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui