Housing sociale ad Aigues-Morts nel cuore della Linguadoca, tra mura medievali perfettamente conservate e saline tinte di rosa dall’argilla del terreno. Davanti a una delle classiche rotatorie che scandiscono le strade dei distretti industriali e commerciali ecco un complesso residenziale costruito su un terreno contiguo a un edificio degli anni Settanta con uffici e magazzini. La transizione progettata dallo studio Thomas Landemaine Architectes con il modello Bim (Building Information Modeling) mantiene l’architettura caratterizzata da uno stile moderno e la integra con i nuovi appartamenti distribuiti su tre piani e le case unifamiliari sul retro, ma si affida alle finiture in legno per conferire al progetto una nuova identità. Secondo gli architetti questo materiale si presta come copertura e nello stesso tempo consente di creare universi segreti: spazi esterni intimi come piccole logge dove è piacevole stare, dei filtri che permettono di guardare fuori senza essere visti. Considerato che sono piuttosto vicini alle strade di grande percorribilità viene da chiedersi se saranno mai usati queste simil capanne. L’estetica geometrica che riprende le linee della costruzione preesistente, delimita anche le due unità e nella parte superiore si trovano 15 appartamenti a doppia esposizione rivestiti da lastre di legno, al piano terra una stazione di polizia e una filiale dell’agenzia delle tasse.