Secondo Gian Domenico Giovannini, amministratore delegato di Laterlite, è il momento di grande attenzione verso la sismica e i rinforzi strutturali. Spazio, quindi, alle nuove tecnologie come l’Frcm (Fiber Reinforced Cementitious Matrix) di cui Ruregold (azienda che fa parte del gruppo Laterlite) è leader in Italia. Ruregold e Laterlite (con i marchi Leca e CentroStorico), infatti, hanno una gran varietà di sistemi a propria disposizione, in modo da poter offrire la soluzione tecnicamente più corretta ai propri progettisti e ai propri interlocutori.
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Domanda. In quali tecnologie eccelle Ruregold?
Risposta. Come premessa a questa domanda bisogna introdurre una serie di acronimi derivanti dall’inglese che caratterizzano i nomi di queste tecnologie: Frp, Frcm, Crm e Frc. La prima è una tecnologia che combina dei rinforzi in carbonio con delle resine epossidiche, «Fiber reinforced polymer». Nata negli Usa, esiste da oltre trent’anni ed è stata sviluppata in tutto il mondo. Mentre una tecnologia più recente è l’Frcm, una combinazione di reti in carbonio o in Pbo (quella fibra dorata da cui deriva il nome di Ruregold, per intenderci) con matrici inorganiche a base di cemento o calce, che viene utilizzata per rinforzi strutturali di murature e calcestruzzo. Si aggiungono anche il Crm, Composite reinforced mortar, ovvero una malta rinforzata con materiale composito, e il Frc, Fiber reinforced concrete, calcestruzzo fibrorinforzato. Ruregold possiede tutte e quattro queste tecnologie, e in particolare è stata la prima a lanciare in Italia l’Frcm, di cui è leader.
D. Quali sono le caratteristiche e i principali vantaggi del rinforzo strutturale Frcm?
R. Il Frcm presenta tanti vantaggi propri dell’Frp, ma riesce a superarne alcuni limiti. Innanzitutto è molto facile da posare e non ha bisogno di maestranze specializzate. Inoltre, va bene sia su muratura sia su calcestruzzo, non ha problemi di umidità, né di temperature elevate causate dal fuoco. A differenza del Crm, il classico intonaco armato, può essere eseguita con basso spessore. E con grande versatilità di applicazione. In ogni caso, ogni tipologia di intervento si sposa bene con tecnologie diverse. Il vantaggio di Ruregold è quello di avere tutte le tecnologie a propria disposizione e quindi di poter offrire la soluzione tecnicamente più corretta ai propri progettisti e ai propri interlocutori.
D. Il consolidamento statico dei solai è uno degli aspetti principali quando si affronta una ristrutturazione. Quali sono le tipologie di intervento migliori?
R. Con i marchi Leca e CentroStorico, Laterlite negli ultimi anni ha fatto scuola introducendo prima i calcestruzzi strutturali leggeri (per la creazione di una soletta collaborante con il vecchio solaio) e, poi, i sistemi di connessione a marchio CentroStorico. Le tipologie di solai sono molte, dai più vecchi solai lignei a quelli in putrelle in acciaio costruiti a cavallo delle due guerre, fino ai successivi solai in latero-cemento, che oggi incominciano ad avere 60-70 anni e spesso risultano quelli che necessitano di maggior consolidamento. Laterlite ha sempre operato all’estradosso con calcestruzzi e connettori,
mentre oggi con Ruregold interveniamo anche all’intradosso e con una tecnologia particolare, i sistemi antisfondellamento, qualora ci siano solai in latero-cemento che sfondellano.
D. Quali sono le problematiche che si possono risolvere abbinando i prodotti Ruregold e Laterlite?
R. Prima ho parlato di solai, i quali appoggiano sui muri. E una delle ultime soluzioni che abbiamo lanciato si chiama Perimetro Forte, che crea un edificio scatolare attaccando bene il solaio al muro perimetrale. Ruregold è leader nell’Frcm e sta adesso lanciando una soluzione in Crm: avremo quindi la possibilità di consolidare sia muri relativamente solidi e recenti, per esempio in laterizio, sia muri in petrame, a sacco, di cui il Centro Italia è particolarmente ricco, in modo da combinare la tecnologia di consolidamento orizzontale.