Genova per noi ha un profumo di crisi. Secondo le rilevazioni di Tecnocasa, nel secondo semestre del 2013 la discesa delle quotazioni immobiliari nella città ligure ha toccato il 5,1%, peggio che in altre città. Una delle cause è che a Genova c’è molta offerta di immobili e, al contempo, difficoltà di accesso al credito. Secondo il gruppo immobiliare, c’è però qualche segnale di miglioramento. Alcune zone, come Cornigliano, si stanno riqualificando, e attirano l’attenzione degli acquirenti. Al contrario, la macroarea di Marassi-Molassana-San Fruttuoso ha registrato il ribasso dei prezzi più forte, in particolare sulle abitazioni di bassa qualità. Le quotazioni più alte interessano sempre i quartieri di Nervi e Quinto, dove comunque si registra una contrazione della disponibilità di spesa che non sempre incontra il favore dei proprietari. Tengono bene le zone vicine alle Università grazie alla domanda di studenti e i Poli Ospedalieri richiesti soprattutto e del personale addetto. In forte diminuzione la domanda di immobili in affitto da parte di lavoratori fuori sede impiegati negli anni scorsi presso la Fincantieri.