Gbc Italia: ci vuole un’eurocertificazione degli edifici

Occorre certificare gli edifici. E le proposte che verranno fatte in Italia e negli altri Paesi per il Next Generation EU, devono ottenere una effettiva validità per la transizione energetica, il contrasto al cambiamento climatico e la creazione di un modello di sviluppo davvero sostenibile per l’Europa. È il leitmotiv che ha accompagnato il webinar, a cui hanno partecipato oltre 2.300 persone, di Gbc Italia. Un evento di alto livello, che ha visto la partecipazione anche del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e dell’economista Carlo Cottarelli.

Il tema al centro della discussione è stata la strategia della Commissione europea per migliorare le prestazioni energetico-ambientali degli edifici con l’obiettivo di ridurre le emissioni, promuovere la digitalizzazione e migliorare il riuso e il riciclo dei materiali per l’edilizia.

“Gbc Italia nasce per favorire lo sviluppo dell’unico futuro per noi possibile, per garantire un ambiente costruito salubre, sostenibile e resiliente per tutti”, ha ricordato il presidente di Gbc Italia, Marco Mari. “Siamo dunque perfettamente in linea con la richiesta che oggi leggiamo dall’Europa e che, partendo dall’attuale crisi, va ben oltre e impone ai paesi membri un piano strategico di sviluppo che internalizza l’obiettivo della sostenibilità e della decarbonizzazione in tutte le politiche di settore. In tale contesto la cosiddetta green finance a sostegno della rigenerazione sostenibile dei nostri edifici e delle nostre città è fondamentale ed il recente taxonomy report formulato dall’Europa è un imperativo assoluto per una finanza che vuole ridurre i rischi di credito nell’unico modo possibile, mettendo al centro la persona e uno sviluppo in equilibrio con il creato.”

“Oggi abbiamo davanti a noi sfide molto impegnative. Dobbiamo progettare una nuova Europa che sia più equa, più verde, più digitale”, ha aggiunto ha Sassoli. “Salvare il pianeta non può essere considerato più un optional, non si tratta solo di sviluppare buone pratiche, ma di far leva sul cambiamento climatico per declinare una maggiore sostenibilità economica e sociale. Nel quadro del Green Deal e di Next Generation la Commissione sosterrà un grande piano di rinnovamento proprio per l’edilizia: la Renovation Wave. Si tratta di raddoppiare il tasso di rinnovamento nei prossimi 10 anni per ridurre le emissioni, stimolare la ripresa, ridurre la povertà energetica.”

La Renovation Wave europea prevede che ben 35 milioni di edifici potrebbero essere ristrutturati entro il 2030, migliorando la qualità della vita dei cittadini, garantendo ambienti più salubri e creando 160 mila posti di lavoro. Una sfida per la Pubblica Amministrazione, gli investitori, i professionisti e le imprese delle costruzioni green.

La valorizzazione di patrimoni edilizi ora degradati o inadeguati devono essere un imperativo europeo anche grazie all’azione dei singoli stati e di protocolli energetico ambientali come quelli che Gbc Italia ha messo a disposizione, ha precisato il presidente dell’europarlamento. “Le istituzioni devono fare la loro parte fornendo adeguati sostegni economici ma anche attirando investimenti privati attraverso una strategia di finanza sostenibile.”

Carlo Cottarelli, keynote speker del webinar, è intervenuto presentando alcuni studi e ponendo alcune riflessioni: “La sostenibilità ambientale è compatibile con una crescita economica? Sì, non esiste una antiteticità tra crescita e sostenibilità. Si possono avere entrambe le cose”. Cottarelli si è focalizzato sul rapporto tra l’Environmental Performance Index (EPI) e il reddito pro capite dei diversi Paesi. “Quelli con reddito pro capite elevato sono i Paesi che vanno meglio nella performance ambientali. Avere un buon comportamento dal punto di vista ambientale significa avere buone risorse da spendere”. Infine, Cottarelli ha  posto l’attenzione sui costi per una ambiente pulito: “Esistono costi per avere un ambiente più pulito? Degli studi dimostrano che nel breve periodo i costi esistono, ma se guardiamo nel lungo periodo, i costi non ci sono. Anzi, se non ci occupiamo dell’ambiente l’economia viene distrutta.”

Webinar chiuso dal vice presidente di Gbc Italia Fabrizio Capaccioli: “Bisogna guardare all’edificio in maniera organica ed olistica. Gbc Italia ha radici solide. I nostri standard si ispirano a quelli americani e sono molto robusti. Vorremmo essere un punto di riferimento per il futuro per le politiche energetico ambientali sia per lo sviluppo sia per la diffusione di questi principi”.

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