Ripristinare le detrazioni fiscali del 65% per infissi e schermature solari e rendere strutturali le detrazioni per la riqualificazione energetica. Eliminare split payment e la ritenuta di acconto dell’8% su ecobonus (in subordine, ripristino al 4%). No allo sconto in fattura come previsto dal decreto Crescita. E, ancora: incentivi alla pubblicità stradale, Iva agevolata al 5% per i clienti allacciati alle reti di teleriscaldamento a biomassa e no alla Local Tax: sono alcune delle contestazioni di Finco presentate alle Commissioni Riunite Bilancio Camera e Senato per esaminare la Legge di Bilancio 2020.
Riguardo alle detrazioni fiscali, Finco sostiene che l’ecobonus ha un saldo positivo per il Paese di 23, 5 miliardi di euro nel decennio. «E poiché la principale problematica sollevata circa il mantenimento della detrazione fiscale per la riqualificazione energetica del 65% per infissi e schermature (ora abbattuta come detto al 50%, cioè allo stesso livello degli interventi per le ristrutturazioni edilizie semplici) è sempre stata quella relativa al supposto nocumento per il gettito erariale, la Federazione ritiene sia una imperdibile occasione per riconsiderare la questione, anche sotto il profilo del rilancio dei lavori e dei cantieri».
Per quando riguarda il meccanismo dello split payment, «oltre ad una complicazione procedurale, un incremento importante del credito Iva a carico delle imprese, il cui rimborso è talvolta problematico e comunque tale, nei tempi, da configurare un grave squilibrio finanziario delle imprese in genere, e di quelle del settore delle costruzioni in particolare».
Legge di Bilancio a Parte, «crediamo che la legge n.58/2019, di conversione del cosiddetto Decreto “Crescita”, possa contribuire a un’auspicabile ripresa del Paese e della sua vicenda economica. Di particolare interesse risultano, tra le altre, le misure riguardanti la neutralità fiscale nei casi di concentrazione di imprese, il superammortamento, lo sprone alle attività di internazionalizzazione, le modifiche alla nuova Sabatini. Importantissima, poi, l’estensione alle zone 2 e 3 di rischio sismico dell’agevolazione cosiddetta sismabonus. Tuttavia, esprimiamo estrema perplessità sulla previsione dello sconto in fattura di cui all’articolo 10. Riteniamo che vi sia stata una quantomeno inadeguata Analisi di Impatto della Regolamentazione».