Un successone che va ripetuto e, probabilmente, si ripeterà: il bonus casa ha sostenuto il settore Legno Arredo, che chiude il 2014 con un calo del fatturato del 2,7%. I ricavi, però, sono attesi in crescita il prossimo anno. Bene le esportazioni (+2,9%) che compensano parzialmente il calo dei consumi interni. Il sistema Legno Arredo anche nel 2014 subisce le conseguenze della stagnazione che blocca la domanda interna dell’Eurozona e in particolare della recessione del mercato italiano. I pre-consuntivi 2014 mostrano un fatturato alla produzione a fine anno di 26,7 miliardi di euro, per il quarto anno consecutivo in contrazione (-2,7%). Rallenta significativamente, ma prosegue ancora, l’erosione della base manifatturiera nazionale con ulteriori chiusure di aziende (-1.600) e perdita di occupati (-3.800) soprattutto nei comparti più dipendenti dal mercato nazionale delle costruzioni.
Continuano a crescere per il quinto anno consecutivo le esportazioni (+2,9%), anche se il trend non riesce a controbilanciare l’ulteriore contrazione del -4,2% del consumo interno apparente. Nel corso del 2014 si è consolidata un’evidenza già emersa durante l’anno scorso: pesa positivamente sul contenimento del calo dei consumi interni l’efficacia degli incentivi fiscali per la casa (detrazioni 50% per ristrutturazioni, bonus mobili ed ecobonus 65%). Senza questo pacchetto di misure di sostegno alla domanda nazionale il bilancio negativo sarebbe stato più drammatico. «Il bonus mobili, si è dimostrato uno strumento molto efficace di politica industriale: grazie agli effetti di tale misura, infatti, nel biennio 2013-2014 stimiamo un recupero di spesa finale di oltre 1,9 miliardi di euro, che altrimenti i cittadini italiani non si sarebbero potuti permettere. Una spesa che ha sostenuto in modo significativo il fatturato e l’occupazione delle imprese nazionali della manifattura e del commercio. Sono infatti almeno 10mila gli addetti rimasti in forza grazie al bonus. Al Governo e in particolare al Premier Renzi va il nostro plauso per aver ascoltato la voce delle imprese», sottolinea il presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero.
Se, come previsto dalla legge di stabilità, gli incentivi saranno confermati, il 2015 dovrebbe rappresentare l’anno di arresto dell’emorragia della domanda nazionale. Le proiezioni basate sulle previsioni dichiarate dalle imprese associate a FederlegnoArredo (Termometro Vendite) prospettano per il 2015 una crescita del fatturato alla produzione dell’1,5%, trainato dalle esportazioni (+5%), con una stabilizzazione del consumo interno apparente a -0,9%.