Nella Chiesa della Confraternita della Misericordia, a Torino, si sono concluse le opere di recupero e restauro. Il recupero è stato in parte sia filologico che storicamente fedele alle vicende occorse al monumento. Sono stati utilizzati prodotti Fassa Bortolo, in particolare soluzioni appartenenti alla Linea Restauro Ex Novo. Per il ripristino degli intonaci sono stati scelti i prodotti a base di calce idraulica naturale NHL 3.5, ristilatura dei giunti mediante Malta di Allettamento 770, applicazione a copertura totale di tutte le superfici con rinzaffo antisale per murature umide Rinzaffo 720, fino alla quota di 3 metri applicazione dell’Intonaco Macroporoso 717, oltre quota 3 metri applicazione dell’Intonaco 700. Tutte le superfici sono state rasate con Finitura 750.
Il restauro, curato da Carlo Luigi Ostorero dello Studio Dedalo, è intervenuto anche sui cicli pittorici e decorativi sulle cupole, sulle pareti, degli arredi sacri e degli apparati decorativi ad essi collegati. Il principale obiettivo raggiunto nella prima fase, è stata la riconfigurazione luministica operata sul tamburo e sulla cupola sovrastanti l’area presbiteriale mediante la liberazione delle superfetazioni e delle tamponature che falsavano il progetto originale di Filippo Giovanni Battista Nicolis di Robilant. Nel lotto B si è operato un recupero materiale dell’immagine di tutte le superfici a pavimento sia presso l’area presbiteriale che nell’aula, con la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento tramite pannelli radianti a pavimento che sfruttano la geotermia. Si è realizzato un consolidamento sulle fondazioni ed il restauro delle balaustre marmoree degli altari laterali. All’esterno vicino al civico 39 di via Barbaroux si è realizzato il restauro di tutte le superfici laterali.
Parallelamente la Confraternita procedeva, supportata da autorevoli studiosi e consulenti, alla catalogazione e al riordino di tutti i suoi fondi archivistici rendendo possibile un’agevole consultazione dei medesimi agli studiosi e disponeva il materiale repertato, riordinando degli spazi del piano interrato, che sono divenuti luogo di conservazione e area di consultazione. Nel lotto C si è realizzato il restauro della volta e delle pareti decorate a stucco del vestibolo di ingresso alla chiesa e all’aula capitolare, il restauro della volta di quest’ultima, il risanamento degli intonaci nel “corridoio dei ritratti” e il risanamento di tutte le pavimentazioni.