Fakro, tra i principali player nel mercato delle finestre da tetto, punta su materie prime naturali e trucioli di salice come fonte di energia pulita.
Già da molti anni attiva nell’applicazione di una stringente eco-policy per sviluppare soluzioni sostenibili e implementare processi produttivi a basso impatto ambientale, l’azienda accresce la propria sensibilità verso queste tematiche in linea con la strategia Europa 2020
«Nei nostri trent’anni di storia l’efficienza energetica e la sostenibilità sono state priorità indiscutibili sia nella nostra visione strategica che operativa», spiega Bruno Pernpruner, direttore generale di Fakro Italia. «Per questo optiamo per materiali naturali e riciclabili – come il legno di pino proveniente da foreste certificate FSC, vernici a base d’acqua e lana di pecora come isolante – e sviluppiamo prodotti ad elevate prestazioni che possano limitare i consumi energetici dell’abitazione. Per soddisfare le direttive della strategia Europa 2020, inoltre, abbiamo reso il nostro intero ciclo produttivo il più possibile eco-friendly e implementato l’utilizzo di una fonte di energia rinnovabile per riscaldare gli spazi della sede».
L’impianto di riscaldamento della sede è alimentato da una fonte di energia completamente sostenibile: la biomassa ottenuta dagli scarti di lavorazione mischiata a truciolato di salice proveniente da una piantagione di proprietà dell’azienda.
Attualmente la piantagione ricopre un’area di oltre 30 ettari, una superficie pari all’area di 42 campi da calcio a grandezza naturale – e viene ampliata annualmente di circa 4 ettari. Ogni ettaro si traduce in circa 20-25 tonnellate di materiale all’anno. Dall’inizio del 2021 sono state raccolte oltre 350 tonnellate di truciolato, che verranno utilizzate per riscaldare gli stabilimenti di produzione.
Una fonte di energia alternativa pulita e rinnovabile, che si traduce non solo in un minor impatto ambientale, ma anche in un consistente vantaggio economico: il potere calorifico dei trucioli, infatti, è tale che un GJ di energia termica prodotto dalla loro combustione ha un costo di circa 3,5 euro, ovvero meno della metà rispetto al gas naturale e meno di un terzo rispetto all’olio combustibile.