Risponde Lorenzo Forlin, ricercatore e responsabile rapporti con le aziende e trasferimento tecnologico Eurac Reasearch
Domanda. È la prima volta che avete partecipato a Klimahose?
Risposta. No, quest’anno è stata la terza volta che partecipiamo. L’intento del nostro stand è stato quello di divulgare le attività di Eurac Research nel campo della ricerca applicata sulle energie rinnovabili. All’interno del centro abbiamo nove laboratori in cui facciamo ricerca applicata nell’ambito di progetti locali, nazionali o europei, ma anche per consulenze e servizi alle aziende. Per quanto riguarda le tecnologie abbiamo una camera climatica dove eseguiamo test di invecchiamento accelerato di prodotti come moduli fotovoltaici, colonnine di ricarica delle auto elettriche, pannelli in laminato. Abbiamo poi un altro laboratorio, che si chiama Solare PV Lab, in cui eseguiamo test accreditati con Accredia sulle performance dei moduli fotovoltaici, e un altro in cui studiamo l’integrazione nelle reti di moduli fotovoltaici. Un laboratorio molto importante che ci sta dando molte soddisfazioni è quello sulle pompe di calore. Infine abbiamo un laboratoio che si occupa della caratterizzazione igro-termica dei materiali edili, uno per la determinazione della trasmittanza in facciate multifunzionali, uno per la misurazione del fattore solare dei serramenti, e un infine un ultimo laboratorio, il Façade System Interactions Lab, sull’interazione dei sistemi di facciata e l’ambiente interno. Ogni anno gestiamo circa 60 progetti e altrettante consulenze per le aziende.
D. Qual è l’attività principale di cui vi state occupando attualmente?
R. Siamo diversificati sui diversi gruppi di ricerca, anche se c’è molta richiesta sulle pompe di calore.
D. Questa edizione di Klimahouse ha rispettato le vostre aspettative?
R. Siamo molto contenti di aver ristabilito un rapporto diretto soprattutto con le aziende e i costruttori. Siamo sempre alla ricerca di feedback da parte delle aziende perché vogliamo orientare la nostra ricerca sulle necessità effettive del settore industriale.
D. Chi sono i vostri principali clienti?
R. Prevalentemente aziende produttrici di pompe di calore, serramentisti, aziende produttrici di case in legno, produttori di moduli fotovoltaici.
D. Ci sono nuovi progetti ai quali state lavorando?
R. Tra le tante ricerche a cui stiamo lavorando, c’è un progetto a cui teniamo molto che si chiama Legnattivo, che abbiamo presentato proprio a Klimahouse. Il progetto è stato finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, coordinato da Eurac Research e sviluppato insieme ai partner Fraunhofer Italia ed Atrium, con la collaborazione di Marlegno, che ci ha supportato nella fase di progettazione, e l’azienda Leviat per quanto riguarda gli ancoraggi. Il progetto si propone di sviluppare possibili soluzioni tecnologiche di facciate prefabbricate in legno per il risanamento energetico di edifici residenziali. Le facciate vengono prefabbricate integrando componenti come finestre, moduli fotovoltaici o pompe di calore con i relativi condotti, e una volta giunte in cantiere, sono in grado di rivestire perfettamente l’edificio esistente tramite un unico intervento e senza demolizione .
D. Sono già stati fatti degli interventi utilizzando questa tecnologia?
R. No, perché il progetto Legnattivo non prevedeva l’applicazione di casi studio, ma solo prototipi. In altri progetti, sempre sotto il nostro coordinamento, è stata invece prevista l’applicazione di facciate per retrofit in casi studio in Spagna, Olanda e Norvegia.