Qualche giorno fa a Bruxelles è stato raggiunto un accordo storico: Parlamento, Commissione e Consiglio europeo, tutti d’accordo, hanno ritoccato la percentuale di consumo di energie rinnovabili al 2030. Per quella data i Paesi dell’Unione Europea, nell’ambito dell’ormai famoso traguardo «20-20-20», dovranno rispettare un obiettivo di consumo di energie rinnovabili pari al 32%. Cifra che costituisce il 12% in più dell’originario traguardo 20-20-20. E non si tratta di un’opzione: il traguardo sarà vincolante per gli Stati membri, che però potranno contare su una clausola di revisione al rialzo entro il 2023, in caso di ulteriore miglioramento dei dati di consumo.
Con il pacchetto Energia pulita per tutti, insomma, bisogna fare i conti. Ed è questo il tema del convegno organizzato dalla Fiper, la federazione italiana produttori energie rinnovabili in programma a Roma il 21 giugno (via Santa Chiara 14, ore 14). L’agenda prevede gli interventi di Walter O. Righini, presidente di Fiper, Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Paola Caputo, Politecnico di Milano & Paolo Garbellini – economista freelance, che presenteranno i risultati dello studio su Teleriscaldamento a biomassa un investimento per il territorio. Analisi delle ricadute ambientali, energetiche e economiche. Previste anche le relazioni di Franco Spada, sindaco di Tirano, Antonio Lumicisi, Coordinatore Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – Paesc Roma Capitale, Alberto Grossi, direttore Direzione Teleriscaldamento- Teleriscaldamento Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – Arera, Luigi Mazzocchi, direttore Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali Ricerca Sistemi Energetici – Rse, Raoul Romano – Ricercatore Istituto Nazionale Economia Agraria – Inea, Gianni Girotto, senatore M5S, Paolo Saviane – Lega, Enrico Borghi – Pd, Albrecht Plangger – Gruppo Misto, Ylenia Lucaselli – Fdl, Pinuccia Montanari, Assessore Sostenibilità Ambientale – Roma Capitale.